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Ferrara)26 f�vr. 1614. Fr.Giovanni Chr.Gabiano � Bellarmin.
 
  
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Ill.<sup>mo</sup> et R.<sup>mo</sup> Signore padrone colmō.<br>
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Già haveva inviato à V. S. Ill.<sup>ma</sup> R.<sup>ma</sup> la scattola di cristalli, di cui le scrisse; e se bene m'era molto ben nota la candidezza e l'integrità della sua conscienza, ad ogni modo, per esser questa una minima cosa, mi presi sicurtà con la picciolezza di lei di mostrarle in parte la grandezza dell'osservanza e riverenza ch'io conservo sempre verso l'ill.<sup>ma</sup> sua persona; che però humilmente la riprego à non la recusare, acciò non dii segno à me di recusare insieme il patrocinio, ch'io stimo per sua somma bontà tenga di me. Con la stessa confidenza supplicola à farmi gratia d'una scattola di cere sante, delle quali ne sono instantemente richiesto da persone devote, e volendomene favorire, potrassi inviare à Venetia, ove mi troverò doppo Pasca, e gli ne resterò obligatissimo. E qui facendole humile riverenza pregola da N. S. vero accrescimento di gloria.<br>
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Ferrara li 26 febraro 1614.<br>
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Di V. Ill.<sup>ma</sup> et Rev.<sup>ma</sup><br>
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Humilissimo servitore<br>
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Fr. Giovanni Chrisostomo Gabiano, o.p.<br>
  
/ Ill/mo et R/mo Signore padrone colmo
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(minute de la réponse de Bellarmin)
Gi� haveva inviato � V.S.Ill/ma e R/ma la scattola di cristalli,
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Si risponda che è comparsa la cassetta di vetri mandata da S. R. et perche non era cosa si piccola come lei diceva, io non ho potuto con buona conscienza pigliarla; ma ne habbiamo dato conto al Vicario generale dell'ordine!, et esso li ha cavati di dogana per disporne come conviene; et secondo la bolla toccano al monasterio dove V. R. habita, ò dove ha fatto professione.
 
 
di cui le scrissi; e se bene m'era molto ben nota la candidezza e 1'
 
 
 
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delle quali ne sono instantemente richiesto da persone devote,e vo
 
 
 
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Pasca, e glie ne rester� obl�gatissimo. E qui facendole humile rive
 
 
 
renza pregole da N.S. vero accrescimento di gloria.
 
 
 
Ferrara li 26 febraro 1614.
 
 
 
Di V.Ill/ma et Rev/ma
 
 
 
Humilissimo servitore
 
 
 
Fr.Giovanni Chrisostomo Gabiano/,,
 
 
 
(minute de la r�ponse de Bellarmin) Si risponda che comparsa la cassetta di vetri mandata da S.R. et perche non era cosa si piccola come lei diceva, io non ho potuto con buona conscienza pigliarla; ma ne habbiamo dato conto al Vicario ge nerale dell'ordine!, et esso li ha cavati di dogana per disporne come conviene; et secondo la bolla toccano al monasterio dove V.R.habita, dove ha fatto professione.
 
 
 
<^^Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.253-254^. Lettre ogig. et minute autogr.
 

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Ill.mo et R.mo Signore padrone colmō.
Già haveva inviato à V. S. Ill.ma R.ma la scattola di cristalli, di cui le scrisse; e se bene m'era molto ben nota la candidezza e l'integrità della sua conscienza, ad ogni modo, per esser questa una minima cosa, mi presi sicurtà con la picciolezza di lei di mostrarle in parte la grandezza dell'osservanza e riverenza ch'io conservo sempre verso l'ill.ma sua persona; che però humilmente la riprego à non la recusare, acciò non dii segno à me di recusare insieme il patrocinio, ch'io stimo per sua somma bontà tenga di me. Con la stessa confidenza supplicola à farmi gratia d'una scattola di cere sante, delle quali ne sono instantemente richiesto da persone devote, e volendomene favorire, potrassi inviare à Venetia, ove mi troverò doppo Pasca, e gli ne resterò obligatissimo. E qui facendole humile riverenza pregola da N. S. vero accrescimento di gloria.
Ferrara li 26 febraro 1614.
Di V. Ill.ma et Rev.ma
Humilissimo servitore
Fr. Giovanni Chrisostomo Gabiano, o.p.


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(minute de la réponse de Bellarmin) Si risponda che è comparsa la cassetta di vetri mandata da S. R. et perche non era cosa si piccola come lei diceva, io non ho potuto con buona conscienza pigliarla; ma ne habbiamo dato conto al Vicario generale dell'ordine!, et esso li ha cavati di dogana per disporne come conviene; et secondo la bolla toccano al monasterio dove V. R. habita, ò dove ha fatto professione.