Rome,4 f�vr. 1614. Bellarmin � Ant.Cervini.
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/ Molto Ill/re Sig/or Cugino, Io dissi al Sig/or Marcello bur
lando, che volevo pagare la dispensa del matrimonio, ma che volevo
che me la restituissero in vino. Ma V.S. ha voluto far da vero,come
anco mio fratello. Ringratio molto tutti due, perche i vini sono mol
jfto buoni. Mi dispiace che V.S. habbia fatto una spesa di piu di mil
le scudi in queste nozze, come mi ha dimostrato Ma Pietro mio mastro
di casa, onde si � intaccata la dote di 400 scudi. Poi che V.S. pi
gliava in cesa una sua parente, poteva far di meno di comprar parati
et altri ornamenti, perche la sposa si poteva ben contentare di sta-
^ r e in casa come vi sta V.S. et la sua Sig/ra consorte et figliola,
poich� migliorava assai,senza altri ornamenti. Io gl'ho scritto che
tenga sempre il marito per padrone, et V.S. et la Sig/ra Anna per
padre et madre,con essergli sempre obedientissima. Spero che lo fa
r�, ma quando facesse il contrario, V.S. et la Sig/ra Anna la ripren
�rdano liberamente et 1 'svezzino dal principio. Di Roma li 4 di fe-
braio 1614.
Di V.S.m/to ill/re
Cugino aff/mo per servirla
Il Card.Bellarmino.
^^(adresse:) Al m
Ill/re Sig/or il Sig/or Antonio Cervini.
Montepulciano.
{Cachet)
Mss. Cervini 53 fol.96. Orig. autogr.