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Firenze,13 oct. 1613. Fra Stefano da Lucca Cap.� Bellarmin. ^ 2 5 _________________________ Bellarmin.
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Ill<sup>mo</sup> et Rev<sup>mo</sup> padrone colend<sup>mo</sup>.<br />
 
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Come benignissimo padre de poverelli et capacissimo delle cose di religione, sforzato et confidato nelle viscere di V.S.Ill<sup>ma</sup>, la suplico favorirmi presentare l'inclusa et la prego scusarmi se fossi troppo ardito in supplicarla, che per fine nele resterò con obligo in perpetuo; et il Signore le doni maggiore et vero bene etc. Firenze li 13 ottobre 1613.<br />
/ Ill/mo et Rev/mo padrone colen^/mo.
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Di V.S.Ill<sup>ma</sup> et Rev<sup>ma</sup><br />
 
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Humilissimo servitore<br />
Come benignissimo padre de poverelli et capacissimo delle cose
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F. Stefano da Lucca, Sac<sup>te</sup> Cap<sup>no</sup> etc.<br />
 
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di religione, sforzato et confidato nelle viscere di V.S.Ill/ma,
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(Minute autogr. de la réponse de Bellarmin.)<br />
 
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Si risponda che non ardisco presentare la sua lettera al Papa, perche sarebbe io tenuto per temerario, et V.P<sup>tà</sup> per irrequieto, et altro frutto non ne seguitaria, essendo la resolutione della Congregatione et essendo mio offitio essortare i religiosi all'obedienza et patientia et non al contrario.<br />
la suplico favorirmi presentare l'inclusa et la prego scusarmi se
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Et si rimandino le scritture mandate.
 
 
J^fossi troppo ardito in supplicarla, che per fine nele rester� con
 
 
 
obligo in perpetuo; et il Signore le doni ogni maggiore et vero be
 
 
 
ne etc.
 
 
 
Firenze li 13 ottobre 1613.
 
 
 
Di V.S.Ill/ma et Rev/ma
 
 
 
Humilissimo servitore
 
 
 
F. Stefano da Lucca, Sap/te Cap/no etc.
 
 
 
(Minute autogr. de la r�ponse de Bellarmin. ) Si risponda che non ardisco presentare la sua lettera al Papa, perche sarebbe io tenuto per temerario, et V.P/t� per irrequieto, et altro frutto non ne seguitarla, essendo la resolutione della /^^Congregatione et essendo mio offitio essortare i religiosi all'obedienza et patientia et non al contrario. Et si rimandino le scritture mandate.
 
 
 
Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.294-295 . Orig., autogr. lettre et minute
 

Revision as of 15:25, 14 November 2018

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Illmo et Revmo padrone colendmo.
Come benignissimo padre de poverelli et capacissimo delle cose di religione, sforzato et confidato nelle viscere di V.S.Illma, la suplico favorirmi presentare l'inclusa et la prego scusarmi se fossi troppo ardito in supplicarla, che per fine nele resterò con obligo in perpetuo; et il Signore le doni maggiore et vero bene etc. Firenze li 13 ottobre 1613.
Di V.S.Illma et Revma
Humilissimo servitore
F. Stefano da Lucca, Sacte Capno etc.

(Minute autogr. de la réponse de Bellarmin.)
Si risponda che non ardisco presentare la sua lettera al Papa, perche sarebbe io tenuto per temerario, et V.P per irrequieto, et altro frutto non ne seguitaria, essendo la resolutione della Congregatione et essendo mio offitio essortare i religiosi all'obedienza et patientia et non al contrario.
Et si rimandino le scritture mandate.