31 aou^ 1613. Un Capucin � Bell, (contin.)
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^ d� leggere un'altra mia et darmi amorevolissima risposta, non beven done da altri Purpurat� ci� meritato un povero scalzo, �ve propon go (� m�o g�ud�t�o) casi degni d� rimedio, rimettendomi sempre � migliore et pi� sano g�ud�t�o, come minimo et obedient�ss�mo figlio jf*della santa romana Chiesa. Con tal fine um�lissimamente me gli inchino,pregandole ogni vera felicit�. D� Brescia l'ultimo agosto 1613. D� V.S.Ill/ma et Rev/ma Schiavo et figliolo in Chr�sto Frate Eliseo da Bergamo. Capucc�no predicatore et lettore in l�ngua ebraica
(adr.) All'Ill/mo et E/mo Monsig/or mio oss/mo il Sig/or Cardinale
Bellarmino.
(cachet)
Roma.
Arch.Vat�c. Gesu�t. 17 fo.300 autorg.
(su�vi de la r�ponse 30Bl) cf. 16 septemb.1613