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Firenze,3 aug.l6l3. Don Antonio Medici � Bellarmin.
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Ill.<sup>mo</sup> et R.<sup>mo</sup> signor mio colendissimo.<br>
 
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Raccomandai già a V. S. Ill.<sup>ma</sup> Don Andrea Bencaduti monaco Celestino, acciò in gratia mia si compiacessi di mandarlo per stanza in S. Stefano di Bologna per potere con tale occasione attendere alli studi, et perche d' V. S. Ill.<sup>ma</sup> li data buona intenzione di darle satisfazione, continuand'il predetto padre nel medesimo desiderio, vengo di nuovo a pregarla che voglia a intercessione mia consolarlo di questa sua giusta dimanda, secura di farmene favore segnalatissimo. Intanto conferm'a V. S. Ill.<sup>ma</sup> la solita mia devozione et desio che tengo di servirla sempre in tutte le sue occorrenze, e affettuosamente le bacio le mani. Fiorenza 3 agosto 1613.<br>
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Di V. S. Ill.<sup>ma</sup> et R.<sup>ma</sup><br>
 
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Affez.<sup>mo</sup> Servitore<br>
Ill/mo et
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Don Antonio Medici.<br>
 
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signore mio colendissimo.
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Sig.<sup>r</sup> card. Bellarmino.
 
 
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S.Stefano di Bologna per potere con tale occasione attendere alli
 
 
 
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satisfazione, continuand'il predetto padre nel medesimo desiderio,
 
 
 
vengo di #uovo a pregarla che voglia a intercessione mia consolarlo
 
 
 
di questa sua giusta dimanda, secura di farmene favore segnalatis
 
 
 
simo. Intanto conferm'a V.S.Ill/ma la solita mia devozione et desio
 
 
 
che tengo di servirla sempre in tutte le sue occorrenze, e affet
 
 
 
tuosamente le bacio le mani. Fiorenza 3 agosto 1613*
 
 
 
Di V.S.Ill/ma et R/ma
 
 
 
Affez/mo Servitore
 
 
 
Don Antonio Medici.
 
 
 
Sig/r card. Bellarmino.
 
 
 
Arch.Vatic. Gesuiti 17 fo.3. Origin. sans adresse. (Suit la minute de la r�ponse fol.3^)
 

Revision as of 23:10, 19 November 2018

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Ill.mo et R.mo signor mio colendissimo.
Raccomandai già a V. S. Ill.ma Don Andrea Bencaduti monaco Celestino, acciò in gratia mia si compiacessi di mandarlo per stanza in S. Stefano di Bologna per potere con tale occasione attendere alli studi, et perche d' V. S. Ill.ma li fù data buona intenzione di darle satisfazione, continuand'il predetto padre nel medesimo desiderio, vengo di nuovo a pregarla che voglia a intercessione mia consolarlo di questa sua giusta dimanda, secura di farmene favore segnalatissimo. Intanto conferm'a V. S. Ill.ma la solita mia devozione et desio che tengo di servirla sempre in tutte le sue occorrenze, e affettuosamente le bacio le mani. Fiorenza 3 agosto 1613.
Di V. S. Ill.ma et R.ma
Affez.mo Servitore
Don Antonio Medici.

Sig.r card. Bellarmino.