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Constantinople,28 juill.1612. Le v�c^^patriarche de C. � Bell.

/

111"^ et

Sig^^ et padron m�o col"^

H� dato risposta alla lettera di V.S.Ili,ma alli 30 del passato

et bora li scrivo facendoli sapere la nostra salute et il contento

grande, quale ho sentito leggendo la lettera di V.S.111^^ scritta

jTal padre Rettore, ch'�n vero non s� che risponderli, vedendo il

grand'affetto et effetto che tanto s'adopera per la persona m�a in

fare tanti ^ufficii con il Signor cardinale Aldobrandino et come

d� S.S.Ill^^ gli viene risposto, che con buon'occasione Laverebbe

replicato � Nostro Signore quanto bisognava per me et come ne spe-

rava bene. Et pi� scrive V.S.111^^ che sarebbe necessario che da

qui si ricordasse con lettere il negotio toccando all'istesso sig

nor Cardinale questi affari per la protett�one ch'egli tiene dell'

oriente, che del resto V.S.111^^ assicura il p.Rettore, che dove

potr� sempre si mostrar� affezionatissimo di me per infiniti ris-

/y*petti, ch� certamente non s� che risponderli solo che voi tacere

et chiamarmi perpetuamente suo schiavo, et per obbedirli si repli

ca di nuovo il bisogno grande, et ne mando la copia � V.S.111^^

et un'altra all'ill^^ Ginnasio, quale me scrive due lettere per

questo ordinario, certificandomi l'esser'io molto amato dall'ill^^

^^Aldobrandino et dall'ill^� Bevilacqua. Et se non si f� qualche co

sa adesso, io non spero pi�, et questa speranza tengo certo non

sar� vana et riuscir� senz'altro, si per il mezzo di V.S.111^^

com'anco del Ginas�o et Bevilacqua, tanto pi� che l'�ll^^ Aldobran

dino mi [scr�ve] per questo ordinario che mi ringratia et mi cor-

^^^risponde con affetto vero et partiale et con dess�derio che l� ven

ga occasione d'adoperarsi per quanto vale per la persona m�a. Non

hebb� mai si potentissimi mezzi non solo il vesdovo di Milo sem-

p M c e capellano dell'ambasciatore morto ne quanti hebbero mai ves

covati, s� come h� io, et haver servito � tempo della sa.mem.di ^

Clemente ottavo et tre anni di questo, et poi morire un giorno di

peste � tornare alla provincia con pochissimo honore. Star� � ve-