Borbonne,
1611. Frangola de Bourbon � Bellarmin.
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111^^ et
Sig^^ mio padrone col^�.
Non potendo salutare me stesso V.S.Ili,ma havendo risoluto di
fermarmi qua pi� lungamente, non tralascier� di farli reverenza
humilmente, assicurandola sempre della mia devotissima servit�,
la quale anchora che poca cosa, nondimeno promptissima per ubedire
a V.S.111^^ al minimo segno de suoi commandamenti, et fin a che
gle riceva, sara desideroso sempre di esserne honorata; et in ques
ta speranza mi pardon! V.S.111^^ si non bevendogli mai reso neius-
no servitio, ardisco fargli una devotissima supplica, mosso vera
c e m e n t e ^alla benignit� che io ho sempre riconosciuto in lei verso
di me et poi dell'occasione del subietto, sapendo bene come V.S.
Ili"^ po renderlo mol^o facile et favorevole verso sua Beatitudi
ne, io l'ho mandato al lungo al rev"^ padre Carlo Venotto, il qua
le di bocca lo potr� dichiarare al lungo a V.S.111^^ luy havendolo
/y^come io credo intero da me in Roma: et poi qua ne ho fatto partico
lare conferenza con altro p adre della Compagnia. Come questo me �
d'importanza, tanto pi� l'obligo che io ne haver� a V.S.Ill"^ sar�
grande e cosi nuovo accrescimento alla sua medesima benignit� a z
cui debvo molto et render� sempre il tutto che potere, supplican-
dogli dal Signore Iddio ogni prosperit�.
Di Borbonna alli
Di V.S.111^^ et
Humilissimo et devotissimo servitore
Francesco di Borbona
abbate de la ozalada
Al 111^^ et Rev^^ Sig^^ Prone mio oss^^ il Sig^^ Cardinale Be-
larmino.
Roma.
(cachet)
Arch.Vatic. Gesuiti 17 fo.168x^%$*.
Origin.