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Molto ill.re sig.re cugino. Ho letto, et considerato l'oratione del Sig.or [[citesName::Marcello]] suo figliolo in lode della S.ta memoria di Papa [[citesName::Marcello]]. Mi è parsa assai buona, ma pensavo che ci fossero più particulari, che non ci sono, perchè l'anno 1560, che io mi trovai tutta l'estate al Vivo, il Sig.or [[citesName::Alessandro]], padre di V.S. ci leggeva quello che haveva raccolto della vita di Papa Marcello, et mi pare che vi erano molti particulari, che in questa oratione non ritrovo: et massime della grande patienza verso alcuni invidiosi et malevoli della corte del Papa. Tutta via mi pare che si possa dare alla stampa, et dedicarla al Sig.or card.le Farnese; ma bisognarà, che il maestro corregga li errori di orthografia, che ve ne sono molti, come anco la pontatura.<lb/>
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Molto ill.re sig.re cugino. Ho letto, et considerato l'oratione del Sig.or [[Name::Marcello]] suo figliolo in lode della S.ta memoria di Papa [[Name::Marcello]]. Mi è parsa assai buona, ma pensavo che ci fossero più particulari, che non ci sono, perchè l'anno 1560, che io mi trovai tutta l'estate al Vivo, il Sig.or [[Name::Alessandro]], padre di V.S. ci leggeva quello che haveva raccolto della vita di Papa Marcello, et mi pare che vi erano molti particulari, che in questa oratione non ritrovo: et massime della grande patienza verso alcuni invidiosi et malevoli della corte del Papa. Tutta via mi pare che si possa dare alla stampa, et dedicarla al Sig.or card.le Farnese; ma bisognarà, che il maestro corregga li errori di orthografia, che ve ne sono molti, come anco la pontatura.<lb/>
 
Mi occorrono ancora alcune poche cose da ricordare; la prima è nella prima facciata in quelle parole, ipsi immortali Deo, si licet concessa potestate par, potentia impar, non credo ohe si possa dire, potestate par, con tutto che si modifichi con quello, si licet, et con quello, concessa potestate: sarei di parere che si levassero queste parola, et si mettessero quelle di Tertulliano, che esso dice dell'imperatore, a Deo immortali secundus, et solo Deo minor, o vero non si mettesse niente.<lb/>
 
Mi occorrono ancora alcune poche cose da ricordare; la prima è nella prima facciata in quelle parole, ipsi immortali Deo, si licet concessa potestate par, potentia impar, non credo ohe si possa dire, potestate par, con tutto che si modifichi con quello, si licet, et con quello, concessa potestate: sarei di parere che si levassero queste parola, et si mettessero quelle di Tertulliano, che esso dice dell'imperatore, a Deo immortali secundus, et solo Deo minor, o vero non si mettesse niente.<lb/>
Quello che si dice nella pagina quinta, mirabiles progressus in astrologia fecit, non suona bene per un'huomo santo, massime che si suol pigliare in mala parte, ciò è dell'astrologia giudiciaria, della quale fusse tassato Papa [[citesName::Paulo terzo]].<lb/>
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Quello che si dice nella pagina quinta, mirabiles progressus in astrologia fecit, non suona bene per un'huomo santo, massime che si suol pigliare in mala parte, ciò è dell'astrologia giudiciaria, della quale fusse tassato Papa [[Name::Paulo terzo]].<lb/>
 
Non so se io ho saputo leggere quello che si dice nella pag.12: qui trini potitus nomine; quel trini non mi par proprio, ne anco quello, nomine, ne anco, potitus,.<lb/>
 
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Quello che si dice nella pag. 18 igitur creatur cardinalis Parisiis in itinere, non è vero, perchè fu creato cardinale in Fiandra, et io ho visto il luogo, dove gli fu portata la berretta: et
 
Quello che si dice nella pag. 18 igitur creatur cardinalis Parisiis in itinere, non è vero, perchè fu creato cardinale in Fiandra, et io ho visto il luogo, dove gli fu portata la berretta: et
 
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Molto ill.re sig.re cugino. Ho letto, et considerato l'oratione del Sig.or Marcello suo figliolo in lode della S.ta memoria di Papa Marcello. Mi è parsa assai buona, ma pensavo che ci fossero più particulari, che non ci sono, perchè l'anno 1560, che io mi trovai tutta l'estate al Vivo, il Sig.or Alessandro, padre di V.S. ci leggeva quello che haveva raccolto della vita di Papa Marcello, et mi pare che vi erano molti particulari, che in questa oratione non ritrovo: et massime della grande patienza verso alcuni invidiosi et malevoli della corte del Papa. Tutta via mi pare che si possa dare alla stampa, et dedicarla al Sig.or card.le Farnese; ma bisognarà, che il maestro corregga li errori di orthografia, che ve ne sono molti, come anco la pontatura.
Mi occorrono ancora alcune poche cose da ricordare; la prima è nella prima facciata in quelle parole, ipsi immortali Deo, si licet concessa potestate par, potentia impar, non credo ohe si possa dire, potestate par, con tutto che si modifichi con quello, si licet, et con quello, concessa potestate: sarei di parere che si levassero queste parola, et si mettessero quelle di Tertulliano, che esso dice dell'imperatore, a Deo immortali secundus, et solo Deo minor, o vero non si mettesse niente.
Quello che si dice nella pagina quinta, mirabiles progressus in astrologia fecit, non suona bene per un'huomo santo, massime che si suol pigliare in mala parte, ciò è dell'astrologia giudiciaria, della quale fusse tassato Papa Paulo terzo.
Non so se io ho saputo leggere quello che si dice nella pag.12: qui trini potitus nomine; quel trini non mi par proprio, ne anco quello, nomine, ne anco, potitus,.
Quello che si dice nella pag. 18 igitur creatur cardinalis Parisiis in itinere, non è vero, perchè fu creato cardinale in Fiandra, et io ho visto il luogo, dove gli fu portata la berretta: et
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