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Molto ill.re sig.re cugino. Ho letto, et considerato l'oratione del Sig.or Marcello suo figliolo in lode della S.ta memoria di Papa Marcello. Mi è parsa assai buona, ma pensavo che ci fossero più particulari, che non ci sono, perchè l'anno 1560, che io mi trovai tutta l'estate al Vivo, il Sig.or Alessandro, padre di V.S. ci leggeva quello che haveva raccolto della vita di Papa Marcello, et mi pare che vi erano molti particulari, che in questa oratione non ritrovo: et massime della grande patienza verso alcuni invidiosi et malevoli della corte del Papa. Tutta via mi pare che si possa dare alla stampa, et dedicarla al Sig.or card.le Farnese; ma bisognarà, che il maestro corregga li errori di orthografia, che ve ne sono molti, come anco la pontatura.<lb/>
Rome,24 mai 1611.
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Mi occorrono ancora alcune poche cose da ricordare; la prima è nella prima facciata in quelle parole, ipsi immortali Beo, si licet concessa potestate par, potentia impar, non credo ohe si possa dire, potestate par, con tutto che si modifichi con quello, si licet, et c on quello, concessa potestate: sarei di parere che si levassero queste parola, et si mettessero quelle di Tertulliano, che esso dice dell'imperatore, a Beo immortali secundus, et solo Beo minor, o vero non si mettesse niente.<lb/>
 
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Quello che si dice nella pagina quinta, mirabiles progressus in astrologia fecit, non suona bene per un'huomo santo, massime che si suol pigliare in mala parte, ciò è dell'astrologia giudiciaria, della quale fusse tassato Papa Paulo terzo.<lb/>
Bellarmin � Antoine Cervini.
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Non so se io ho saputo leggere quello che si dice nella pag.12: qui trini potitus nomine; quel trini non mi par proprio, ne anco quello, nomine, ne anco, potitus,.<lb/>
 
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Quello che si dice nella pag. 18 igitur creatur cardinalis Parisiis in itinere, non è vero, perchè fu creato cardinale in Fiandra, et io ho visto il luogo, dove gli fu portata la berretta: et
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/ Molto ill^^ 8ig�^ cugino. Ho letto,et considerato l'oratione
 
 
 
del Sig�^^ Marcello suo figliolo in lode della
 
 
 
memoria di Papa
 
 
 
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particulari,che non ci sono, perche l'anno 1560, che io mi trovai
 
 
 
tutta l'estate al Vivo, il Sig�^ Alessandro, padre di V.S. ci leg
 
 
 
geva quello che haveva raccolto della vita di Papa Marcello, et mi
 
 
 
pare che vi erano molti particulari,che in questa oratione non ri
 
 
 
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malevoli della corte del Papa. Tutta via mi pare che si possa dare
 
 
 
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che il maestro corregga li errori di orthografia, che ve ne sono
 
 
 
molti, come anco la pontatura.
 
 
 
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nella prima facciata in quelle parole, ipsi immortali Beo, si licet
 
 
 
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re, potestate par, con tutto che si modifichi con quello, si licet,
 
 
 
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sero queste parola, et si mettessero quelle di Tertulliano, che es
 
 
 
so dice dell'imperatore, a Beo immortali secundus, et solo Beo mi-
 
 
 
nor, vero non si mettesse niente.
 
 
 
Quello che si dice nella pagina quinta, mirabiles progressus
 
 
 
in astrologia feoit, non suona bene per un'huomo santo, massime
 
 
 
che si suol pigliare in mala parte, ci� � dell'astrologia giudicia-
 
 
 
ria, della quale fusse tassato Papa Paulo terzo.
 
 
 
Non so se io ho saputo leggere quello che si dice nella pag.12:
 
 
 
qui trini potitus nomine; quel trini non mi par proprio, ne anco
 
 
 
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Quello c^e si dice nella pag.l8 igitur creatur cardinalis Pa-
 
 
 
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Molto ill.re sig.re cugino. Ho letto, et considerato l'oratione del Sig.or Marcello suo figliolo in lode della S.ta memoria di Papa Marcello. Mi è parsa assai buona, ma pensavo che ci fossero più particulari, che non ci sono, perchè l'anno 1560, che io mi trovai tutta l'estate al Vivo, il Sig.or Alessandro, padre di V.S. ci leggeva quello che haveva raccolto della vita di Papa Marcello, et mi pare che vi erano molti particulari, che in questa oratione non ritrovo: et massime della grande patienza verso alcuni invidiosi et malevoli della corte del Papa. Tutta via mi pare che si possa dare alla stampa, et dedicarla al Sig.or card.le Farnese; ma bisognarà, che il maestro corregga li errori di orthografia, che ve ne sono molti, come anco la pontatura.
Mi occorrono ancora alcune poche cose da ricordare; la prima è nella prima facciata in quelle parole, ipsi immortali Beo, si licet concessa potestate par, potentia impar, non credo ohe si possa dire, potestate par, con tutto che si modifichi con quello, si licet, et c on quello, concessa potestate: sarei di parere che si levassero queste parola, et si mettessero quelle di Tertulliano, che esso dice dell'imperatore, a Beo immortali secundus, et solo Beo minor, o vero non si mettesse niente.
Quello che si dice nella pagina quinta, mirabiles progressus in astrologia fecit, non suona bene per un'huomo santo, massime che si suol pigliare in mala parte, ciò è dell'astrologia giudiciaria, della quale fusse tassato Papa Paulo terzo.
Non so se io ho saputo leggere quello che si dice nella pag.12: qui trini potitus nomine; quel trini non mi par proprio, ne anco quello, nomine, ne anco, potitus,.
Quello che si dice nella pag. 18 igitur creatur cardinalis Parisiis in itinere, non è vero, perchè fu creato cardinale in Fiandra, et io ho visto il luogo, dove gli fu portata la berretta: et
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