Rome,19 aprii 1611
1053 Bellarmin aux math�maticiens du coll�ge
-- camaia^------------
/ Molto
Rev^^ Padri,
So che la RR.VV. hanno notitia delle nuove osservationi celes
ti di un valente mathematico per mezo d'un instrumento chiamato
cannone o vero ochiale; et ancor'io ho visto, per mezo dell'istes-
jTso instrumento,alcune cose molto maravigliose intorno alla luna,
et a Venere. Per� desidero mi facciano piacere di dirmi sincera
mente il parer loro intorno alla cose seguenti:
Prima se approvano la moltitudine delle stelle fisse, invisi
bili con il solo ochio naturale, et in particulare della via lattea
/ ^ e t delle nebulose, che siano congerie di minutissime stelle;
2^, che Saturno non sia una semplice stella, ma tre stelle
cangiente insieme;
3", che la stella di Venere habbia le mutationi di figure,
crescendo et scemando come la luna;
4^, che la luna habbia la superficie aspera et ineguale;
5�, che intorno al pianeta di Giove discorrine quattro stelle
mobili, et di movimenti fra loro differenti et velocissimi.
Questo desidero sapere, perch� ne sento parlare variamente; et
le RR.VV., come essercitate nelle scienze mathematiche, facilmente
^^7mi sapranno dire se queste nuove inventioni siano ben fondate, o
pure siano apparenti,et non vere. Et se gli piace, potranno mette
re la risposta in questo istesso foglio.
Di casa, li 19 d'Aprile 1611.
Delle RR.VV.
Fratello in Christo R. Card.le Bellarmino.
Lettere et Misceli, fol.234. Minute autogr. Impr.dans: Le opere di Galileo Galilei.Ed.nazionale... voi.XI. Firenze,1901.p.87-88 Idem to�t.VIII, p.l60. Florence,Bibl.Nazion.Mss.Gal. I, t.III, c.2. Suit la r�ponse dea math�maticiens du coll.Romain.