Milano,16 marzo 1611. D.Damien Rancati Chartr.� Bellarmin. 1045
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111"^ et
Sig^
Stando io ansioso per certa occulta necessita d'alcune anime,
e pregando il Sig^ Iddio per aiuto, mi � venuto in inspiratione
d'haver ricorso alla religiosa carit� di V.S.111^^ et
et � che
,3*volendo i superiori nostri che per lo statuto dell'ordine, ogn'uno
di noi sia obligato rivelar'al suo priore, � in confessione, �
fuor di confessione, ogni peccato di propriet� sotto pena della
scommunica riservata all'istesso priore; aviene,per gli odiosi
costuni d'alcuni priori, ch'alcuni religiosi sono scorsi in modo
/y ch'eglino si ritrovano haver la conscienza intricata in tanto che
(desiderando pure di rimettersi nel servitio d'iddio di dritto cuo
re) par loro senza dubio haver bisogno tacitamente et segretamente
d'una gratta dalla Santit� di N.S. per potersi una volta farsi da
suoi confessori aasolvere da ogni peccato et censura riservata �
qualunque superiore dell'ordine, et farsi dispensare sopra ogni ir-
regularit� et obligo di rivelar al suo priore in ogni caso occul
to incorso per l'adietro. Quindi supplico io V.S.111^^ et R^^ che
per amor del Sig^ Iddio, si degni far questa charit� d'impetrare dalla St� di N.S. la suddetta gratta, et mandarmela in risposta.
Et il Sig^ Iddio rendi � V.S.111^^ et Rev^^ il cumulo d'ogni pros
perit� et felicit�. Dalla Certugia di Milano alli 16 Marzo 1611.
Di V.S.Ill"^ et Rever^^
Humil Servitore
D.Damiano Rancati della sud^ Cert^ pf.sacerd^
All'Ill"^ et Rever^^ Sig^^ et prone mio, il Cardinale Bellarmino (cachet) Roma.
Die 11 Aprilis 1611.
Facto verbo cum Sanotissimo Stas sua remisit mihi totum nego-
Arch.vatic^^^Suit.l? fol.226. Orig.aut. /
cium.