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Molto Ill.re Sig.re. Con la lettera di V.S. ho ricevuta l'epistola del S. Marcello suo figlio, e godo che s'incammini così bene alle virtù, nelle quali spero che farà profitto, mostrando di avere bellissimo ingegno e prudenza più che di fanciullo. Gli rispondo due parole come vedrà V.S. con la quale mi rallegro intanto d'ogni sua consolazione, e prego il Signore che insieme con tutti di sua casa la prosperi e conservi sempre. Di Roma il di 22 di Maggio 1610.
Di V.S. molto Ill.re Cugino aff.mo Il Card.le Bellarmino.
S.r Antonio Cervini.
Al molto Ill.re Sig.re il Sig.re Antonio Cervini. Montepulciano.