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lettera,che ora mi scrivano.
Con questo prego a V.S. ogni contento, e mi gravi, se posso fargli qualche servizio; che a V.S. farò volentieri ogni piacere, ma credami, che i portamenti di molti altri di costà mi hanno talmente alienato dall'amore della patria, che non posso più sopportarla. Di Roma li 30 d'Aprile 1610.
Amorevoliss.o di V.S.
Il Card. Bellarmino.

Dopo scritta questa, ho inteso, che in Siena pochi anni sono Papa Clemente di s.ta memoria, diede la chiesa, e la casa di una parrocchia alle monache Cappuccine, e ordinò che il peso della cura delle anime si desse al curato vicino; e così fu fatto, che è una cosa simile alla nostra. In Capua V.S. si ricorderà, che io feci unione di molte parrocchie in diversi luoghi, e non ci fu chi reclamasse, se non uno, o due particolari, i quali subito si quietarono.
Sig.ore Giuseppe Vignanese.