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Molto illustre signor fratello. Aristotele nell'economica dice, che il padre di famiglia è quello, che ha moglie e figlioli, servitori, serve, e buoi da arare: io non ho moglie, ne figli, ne serve, ne buoi dunque non sono padre di famiglia, massime che quando partii di casa, mi fu fatta fare la rinuncia, e così ogni ragione allora persi sopra la casa. Ho vista la scrittura, e da quella conosco, che V.S. ha tanta roba, che non ne sa il numero, poichè non ha messo in quella scrittura l'entrate di Marchiana, ne di Frontignano. Ne occorreva pigliare questa fatica, perchè bastava dire in somma l'entrata, e l'uscita. Scrissi l'altra, volta, che farò quello che la carità ordinata ricerca, il medesimo scrivo ora, e con questo saluto tutti di casa. Ho fatto comprare l'Emanuelle dell'ultima stampa, e detto a Ms. Pietro che lo mandi. Di Roma li 2 di maggio 1609.
fratello aff.mo di V.S.

il Card. Bellarmino.

Al m.to ill.re sig.or fratello, il sig.or Thomasso Bellarmini.
Montepulciano.