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Rome,22 aout 1608.

Bellarmin � eon fr�re Thomas.

789

/ Molto ili Sig fratello. La causa per la quale io non verr�

cost�, non � per le nozze, perche gi� siamc chiariti che non c'�

pericolo, havendo il Gran Duca fattoci sapere il parentato, ma non

invitato; et cos� gli si � risposto con lettere congratulatorie.

jT II card.Sforza ed il card.Montalto sono invitati et onderanno. La

causa principale mia di non venire cost� � il non haver denari et

non voler far debito; perche ho fatto bene il conto et non si pu�

fare spesa nuova senza far debito. Si aggiogne che V.S. dice che

ncn si pu� venir prima delli otto � dieci d'ottobre, et questo �

/^dire che non veniamo, perche, dovendo io per necessit� esser'� Ro

ma prima di Ogni Santi, quando il Papa torna da Frascati et finis

cano le vacanze, se io venisse alli dieci d'ottobre, non potrei i

fermarmi quindici giorni, nel qual tempo non potrei fare la met�

delle cose che pensavo di fare, et harei buttato almeno trecento

/y*scudi. Quando V.S. haveva voglia che io venisse, scrisse che il

primo di settembre bisognava dare le mosse; si che, per quanto ve

do, ne io posso venire per mancamento di denari, ne lei si cura che

io venga, forse perche la casa non � in ordine; et cos� io predis

si alcuni mesi sono che la fabrica impedirebbe la venuta.

Fidanza Cini mi scrive l'inclusa, doppo havergli io piu volte

scritto che ncn posso aiutarlo. Bora mi pare di essere obligato �

non abbandonarlo; per� desidero che V.S. lo chiami et veda in che

consiste la sua estrema necessit� et che cosa gli potrei dare; et

se anco gli paresse di dargli qualche soma di grano, mi avisi quel-

^^^lo che gl'ha dato, che subito lo render� in denari.

Ho grande invidia alla sua figliolina, che � andata in paradi

so, perche molto maggior cosa � entrare in vita eterna et partici-

pare il regno di Dio che esser cardinale ne papa; et Dio sa dove

noi andaremo, doppo tante fatighe et stenti. Saluto tutti di casa.

Di Roma li 22 di agosto 1608. fratello aff"^ di V.S.

etc.