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Domenica prossima passata il Sig.r Ambasciatore di V.A. S.ma mi diede conto per parte di lei del matrimonio concluso tra il Ser.mo Gran Principe suo fig.o e la Ser.ma sorella della regina di Spagna. Ricevei il tutto per segno che V.A.S.ma gradisce l'osservanza mia, di che gli ne rendo infinite grazie; assicurandola che di si gran matrimonio ne sento ogni contento per tutti i rispetti, e siccome me ne rallegro di cuore, così prego il Sig.re che gli ne dia quelle consolazioni, che lei stessa desidera, e ch'io gli bramo. Supplico V.A. Ser.ma a mantenermi sempre in sua grazia dandomene segno col favore de suoi comandamenti e um.te gli faccio riverenza. Di Roma il di 13 d'agosto 1608.<lb/>
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Domenica prossima passata il Sig.r [[Name::Ambasciatore di V.A]]. S.ma mi diede conto per parte di lei del matrimonio concluso tra il Ser.mo Gran Principe suo fig.o e la Ser.ma sorella della regina di Spagna. Ricevei il tutto per segno che V.A.S.ma gradisce l'osservanza mia, di che gli ne rendo infinite grazie; assicurandola che di si gran matrimonio ne sento ogni contento per tutti i rispetti, e siccome me ne rallegro di cuore, così prego il Sig.re che gli ne dia quelle consolazioni, che lei stessa desidera, e ch'io gli bramo. Supplico V.A. Ser.ma a mantenermi sempre in sua grazia dandomene segno col favore de suoi comandamenti e um.te gli faccio riverenza. Di Roma il di 13 d'agosto 1608.<lb/>
 
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Latest revision as of 10:54, 24 January 2024

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Ser.mo Sig.r mio oss.mo.
Domenica prossima passata il Sig.r Ambasciatore di V.A. S.ma mi diede conto per parte di lei del matrimonio concluso tra il Ser.mo Gran Principe suo fig.o e la Ser.ma sorella della regina di Spagna. Ricevei il tutto per segno che V.A.S.ma gradisce l'osservanza mia, di che gli ne rendo infinite grazie; assicurandola che di si gran matrimonio ne sento ogni contento per tutti i rispetti, e siccome me ne rallegro di cuore, così prego il Sig.re che gli ne dia quelle consolazioni, che lei stessa desidera, e ch'io gli bramo. Supplico V.A. Ser.ma a mantenermi sempre in sua grazia dandomene segno col favore de suoi comandamenti e um.te gli faccio riverenza. Di Roma il di 13 d'agosto 1608.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e devotiss.o servitor
il Card.le Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il Gran Duca di Toscana.