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Rome,19 juillet 1608. Bellarmin au grand due de Toscane.
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo.
 
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Le preghiere degli amici mi faranno essere importuno a V.A. S.ma supplicandola così spesso delle sue grazie. Resti servita di scusarmi per sua benignità, ne guardi alle mie supplicazioni, ma al gusto, e gusto suo, quale mi è più caro che qualsivoglia cosa. Desidera Bernardino Maccabruni di Siena di esser favorito da V.A. per la prima vacanza dell'officio del magistrato dei paschi pur in Siena, e facendomisi istanza del vicario dell'arciv.vo di Capua suo fr.ello di supplicarla di questa grazia non ho potuto mancargli, e massime dicendomi che sia per dare ogni soddisfazione all'A.V. Ser.ma alla quale con questa occ.ne raccomando me stesso in grazia e li prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 19 di lug.io 1608.<lb/>
782
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Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo , il Gran Duca di Toscana.
per la prima vacanza dell'offitio del magistrato de paschi pur in Siena, et facendomisi instanza del vicario dell'aroiv^^ di Capua suo frollo di supplicarla di questa gratia non h� potuto man.^^cargli, et massime dicendomi che sia per dare ogni sodisfattione all'A.V.Ser^^ alla quale con questa occ^^ raccomando me stesso in gratia et li prego da Dio ogni desiderata felicita. Di Roma il di 19 di lug^� 1608.
 
Di V.A.Ser^^ humiliss� et divotiss^ servitor il card,le Bellarmino.
 
 
 
Al Ser^� Sig^ mio osa"� , il Gran Duca di Toscana.
 
 
 
Florence, Archiv.Mediceo , voi.3789.
 
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo. Le preghiere degli amici mi faranno essere importuno a V.A. S.ma supplicandola così spesso delle sue grazie. Resti servita di scusarmi per sua benignità, ne guardi alle mie supplicazioni, ma al gusto, e gusto suo, quale mi è più caro che qualsivoglia cosa. Desidera Bernardino Maccabruni di Siena di esser favorito da V.A. per la prima vacanza dell'officio del magistrato dei paschi pur in Siena, e facendomisi istanza del vicario dell'arciv.vo di Capua suo fr.ello di supplicarla di questa grazia non ho potuto mancargli, e massime dicendomi che sia per dare ogni soddisfazione all'A.V. Ser.ma alla quale con questa occ.ne raccomando me stesso in grazia e li prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 19 di lug.io 1608.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e divotiss.o servitor
il card.le Bellarmino.
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo , il Gran Duca di Toscana.