Rome,28 mare 1608. Bellarmin � l'arch.de Messina,patr.de Const?
/
Molto 111^^ et
Signore come fratello.
Havendo la Santit� di Nostro Signore havuto dalli christiani
catholici di Constantinopolitani alcuni memoriali, ne quali fra le
altre domande fanno instanza per un vescovo, che in luogo di V.S.
jT Rev"^ gli visiti et consoli con amministzargli il sacramento della
cresima, et rimediare � molti altri loro bisogni: si � risolut
commettere questo offitio � monsignore vescovo di Tine, huomo di
molta virt� et esperienza, et che anco � suffragando di V.S.Rev^^
come patriarcha di Constantinopoli. Ma perche non � raggionevole
/y che il suddetto vescovo vada � sue spese da Tine � Constantinopoli,
et ivi si trattenga il tempo necessario, et poich� piglia questa fa-
tiga in servitio dell'anima commesse alla cura pastorale di V.S.Rev
Rev"^, si � giudicato convenire che lei gli assegni una buona et suff
iciente previsione,per il tempo che durar� il suo offitio; il che
/ ^sar� per qualche anno, � beneplacito della Santa Sede Apostolica.
Siamo certi che V.S.R"'^^ che ben conosce il bisogno di quell'anime
et desidera sodisfare all'offitio suo et che come piena di carit�
� pronta � spargere il sangue per le sue pecorelle, non haver� dif
ficolt� � oommunicare parte delle facolt� temporali, che riceve da
q nella chiesa, � questo buon vescovo; al quale per ordine di Nos
tro Signore communica la maggior parte del peso suo: massime aggio-
ngendovisi il merito della santa obbedienza del vicario di Christo,
ohe cosi h� giudicato conveniente; et haver� per bene che si esse-
guisca. Et perche la previsione pi� facilmente venga nelle mani di
monsignor di Tine, il quale fra pochi giorni partir� da Roma per
la sua chiesa, sar� contenta V.S.R^^ assegnarla in Candia. Ne esse
ndo questa per altro, ci offeriamo per servirla in ogni ricorrenza
et gli preghiamo da Dio ogni contento.
Di Roma li 2 8 di marzo 1608.
Arch.Vatio.Gesuiti 21 pag.68v- 70.