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Rome,18 janvier 1608. Bellarmin � son fr�re Thomas.

731

re r / Molto ili Sig fratello. La settimana passata non scrissi,

perche non havevo altro da dirgli, se non che la bolla per la pie

ve di Valiana era spedita per il Messini senza porvi pensione al

cuna; et questo dissi al mastro di casa che lo scrivesse lui che

^ h a v e v a da scrivere per altro.

Quando viene qua il suo vetturale, si spende tanto in viatico

et mancie et altre cose che domanda, che il moscatello vien pagato

� tre doppii; pero ho piu caro che non lo mandi, perche con molto

minore spesa lo compraremo qui in Roma; perche, come altre volte

/^^ho scritto, siamo in troppo grande scarsezza di denari; onde io

fo vendere tutti li presenti che vengano, et se in casa ci � cosa

che non si adoperi; et io porto le vesti assai spelate, anzi la

sottana rossa et pavonazza sono gi� di nove anni, ci� ^ quelle che

mi fece il Papa la prima volta. Se il mulattiere ordinario lo por-

/^"tava, non ci andava altra spesa che di un giulio per fiasco; ma

gi� che questo non gli piace, non occorrer� mandar niente; et in

particulare il vino bianco era superfluo, perche qua non piace et

non pu� comparire alla presenza del chiaretto, centola et belvedere

E' difficil cosa che la mia lettera scritta al Sig^ vicario

non si publichi, poich� nell'istesso tempo scrissi al Sig^ Guido

l'ordine che havevo dato al vicario. Et io veggo quello che possa

nuocere, che il vicario dica al capitulo che il Sig^ Guido mi ha

ricercato d'un breve apostolico per obligare il clero � quello che

sono obligati i laici, et che io ho voluto prima sapere il parer

^^"loro, et che ho giudicato meglio essortarii � fare questo per pro

pria volunt� che per commandamento del superiore, massime offeren

dosi il vescovo passato, hoggi arcivescovo di Pisa, et il moderno

� concorrere � quest'opera molto volentieri. Altro non mi occorre.

Dio sia con tutta la sua casa. Di Roma li 18 di gennaro 1608.

Di V.S. fratello aff"�.

Adresse de solito.

il Card.Bellarmino.