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Roma,25 augusti 1607. Bellarminus Thomae fratr�.
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Molto illustre Signor fratello. Si mandano per il procaccio vinti piastre, che cosi ho ordinato al Maestro di Casa. Il Vescovo nuovo andarà in Francia prima di esser proposto in Consistono, et però non passara per Montepulciano. Il vicario non sara piu quel mio gentil'huomo, perche e Lucchese: et il Vescovo e stato invitato dall'ambasciatore del G.Duca che si desidera uno dello Stato.<lb/>
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I debiti di Messir Bartoletti non sono nuovi, ma antichi di molti anni, come havera veduto nelle liste, che gli mandai. Ne io penso haver fatto male a pagargli quelli pochi debiti, che gl'ho pagati, perche Mad. Camilla è nostra sorella, et il male suo deve premere a tutti noi. Aspettarò sapere a che somma accendino li frutti, et poi risolvero quello che habbia da fare. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma li 25 d'Agosto 1607.<lb/>
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Al molto ill.re Signor fratello il Signor Thomasso Bellarmini. <lb/>Montepulciano.
  
690bis
 
  
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c gentil'huomo, perche e Lucchese: et il Vescovo e stato invitato dall'ambasciatore del G.Duca che si desidera uno dello Stato.
 
I debiti di Messir Bartoletti non sono nuovi, ma antichi di molti anni, come bavera veduto nelle liste,che gli mandai. Ne io penso haver fatto male a pagargli quelli pochi debiti, che gl'ho pagati, perche Mad.Camilla � nostra sorella, et il male suo deve premere a tutti noi. Aspettar� sapere a che somma accendino li frutti, et poi ris�lver� quello che habbia da fare. Con questo saluto tuttidi casa. Di Roma li 25 d'Agosto 1607.
 
Fratello di V.S. aff.mo Il Card. Bellarmino.
 
Al molto ili.re Signor fratello il Signor Thomasso Bellarmin!. Montepulciano.
 
  
Forl�,Archiv.comun. Coll.Autogr.Bellarm., n.33. Autogr.B.
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Molto illustre Signor fratello. Si mandano per il procaccio vinti piastre, che cosi ho ordinato al Maestro di Casa. Il Vescovo nuovo andarà in Francia prima di esser proposto in Consistono, et però non passara per Montepulciano. Il vicario non sara piu quel mio gentil'huomo, perche e Lucchese: et il Vescovo e stato invitato dall'ambasciatore del G.Duca che si desidera uno dello Stato.
I debiti di Messir Bartoletti non sono nuovi, ma antichi di molti anni, come havera veduto nelle liste, che gli mandai. Ne io penso haver fatto male a pagargli quelli pochi debiti, che gl'ho pagati, perche Mad. Camilla è nostra sorella, et il male suo deve premere a tutti noi. Aspettarò sapere a che somma accendino li frutti, et poi risolvero quello che habbia da fare. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma li 25 d'Agosto 1607.
Fratello di V.S.
aff.mo Il Card. Bellarmino.
Al molto ill.re Signor fratello il Signor Thomasso Bellarmini.
Montepulciano.