Rome,10 juin 1607. Bellarmin au nonce de Paris card.Barberini. 674
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1 1 1 ^^ et
Sig^^ mio osservantissimo.
Sapr� V.S.Ili,ma come da molto tempo i Celestini di Francia si
sono quasi in tutto separati dalli Celestini d'Italia, sotto pre
testo che in Italia non si viva conforme alle regule di Santo Be-
j^nedetto et di Santo Pietro Celestino. Ma l'anno passato essendo ve
nuto in Roma il padre priore di Lione si tratt� di riunire la reli
gione, et si ottenne da N.S. il breve, del quale fu mandato copia
per l'ordinario p assato � V.S.111^^ et se gli promesse un'monas-
terio in Italia � Celestini francesi, che � quello di torcia. Con
tutto questo pare che li Celestini di Francia non vogliono bavere
unione con questi d'Italia, ne riconoscere persuperiore l'abbate
generale, ne me per protettore, et quello che pi� importa, siamo
svisati, che poco stimino l'autorit� et ordini della Santa Sede
Apostolica. Et se bene nel breve dell'unione si contiene, che l'ab-
bate generale possa visitare la Francia quando gli piace, senza
darne prima sviso, nondimeno ci viene svisato da pi� Dande, che li
francesi impediranno questa visita. Et di pi� siamo svisati che
se alcuni costi mostrano desiderare la visita dell'abbate genera
le, sono subito travagliati,et perseguitati, et per questo dicono,
.^7 che costi in Parigi uno di questi cosi travagliati per disperatio-
ne si � impicato da se stesso nella propria cella: et che due al
tri sono andati fra li heretici. Un'altro � fuggito di cost� dalle
carceri, lamentandosi della crudelt� grande, che usano cotesti su
periori francesi et havendo scritto 'l'abbate generale per ordine
mio costi � superiori per bavere informatione, non gl'hanno ris
posto. Come anco havendo un'monaco Celestino del monasterio d4Avi-
gnone mandato un'memoriale alla sacra congregatione de vescovi et
regulari querelandosi di esser'travagliato da superiori per haver-
scritto ad un'altro, che la visita saria grata all'inferiori, ma
3^7 non alli superiori, et essendo il memoriale della sacra congrega
tione rimesso � me,come protettore, et havendo io scritto sopra e