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Rome,20 aprile 1607.

Bellarmin au P.Paul Gomitolo.

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Molto

Padre mio. Ho due lettere di V.R. intorno alla ve

nuta di fr.Marc'Antonio Cappello, il quale si crede sia arrivato

qua, ma io non ne ho certezza. Non mi maraviglio, che vada calum-

niando et lei,et me; ma spero, che trovar� in Roma chi gli rispon-

jT dera, perche il libro in risposta si legge da tutti, et � dotto,et

diligente. Credo che hora mai sar� ancora arrivata costi la sud

detta risposta, et ogn'uno potr� vedere,et toccar con mano l'igno

ranza di questo frate, se bene s� tiene per certo, che s�a stato

aiutato da altre persone piu dotte,et piu perverse d� lu�. Nos

autem oremus pr� persequentibus,et calumn�anuiuus nos. Stiamo an

cora sospesi intorno allo accomodamento delle cose di Venet�a,

perche non c� � nuova di quello che hab�a trattato il Cardinale

Gioiosa, doppo la sua partita; se bene s� tiene il neg�t�o per ac-

commodato, eccetto quanto al ritorno de padri della Compagnia, nel

/ ^ c h e � Venetian� stanno durissimi; ne � maraviglia, perche ben san

no � Venet�ani, che i padri sono difensori ottimi dell'autorit�

Pontif�cia, la quale essi tanto odiano. Il P.Giustiniano mi ha

detto, che mandar� domani una delle sue opere centra il Cappello

� V.R. et forse saria bene,che cost� s� ristampasse, et s� d�vul-

gasse per tutto, perche � Roma non ne sono stampate piu d� 500.

Con questo mi raccomanuo alle sue santi orationi. Di Roma, l� 20

d'aprile 1607.

Di V.R. Servo in Roberto Card.Bellarmino.

Al m^^ Rev. P^^ il Pre Paolo Gom�tolo della Uomp^ d� Gies�.

Bologna.

(cachet)

Archlv.Vatic.Gesu�t.19 fol.103. Or�g�n.autogr.