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Rome,3 mars 1607.

Bellarmin au meme.

655

/ Molto iliye sigr fratello. Ho scritto due parole nella lette

ra di V.S. � Gasparre con dire che mi contento, ma la guerra non �,

come luidice centra Palma fortezza de Venetiani, ma in aiuto del

conte di Fuentes � Milano per ordine del re; se bene si dubita se

JT la guerra ander� avanti.

I cento scudi per Andrea Vignanesi saranno pronti ogni volta

che li vorr�. I debiti di Angelo si crede che assorbischino forse

tutto il suo stabile, perche ogni di si scoprono de nuovi. Ho scrit

to � lui che trovi il rimedio, poi che li ha fatti senza dirmi ni-

ente et senza assegnamento, et che a me parria bene che mandasse

carta di procura � Montepulciano in persona di qualche suo amico,

il quale sia con V.S. per stimare et vendere li suoi stabili et

cos� pagare li debiti. Ma in caso che non si trovassero da vendere,

saremo constretti noi � comprarli; et allora mi parria meglio che

/^T V.S. li comprasse, et io pagaria li debiti, perche, se li compras

se io, bisognaria poi fare un'altro contratto di donatione, il che

non conviene per molti rispetti. Aggiongo bene che, se si habbiano

da comprare questi stabili, il debito vostro di mille scudi non si

potr� pagare cosi presto, perche io non posso tanto, massime haven-

do gi� mandato trecento scudi et dovendo pagar hora 215 scudi per

li debiti di V.S. al Casini et al Vignanesi; et per� se V.S. desi

dera che li debiti suoi gi� fatti si paghino presto, procuri che

la robba di Angelo si venda ad altri, et cos� non star� in pericolo

di fideicommissi, ne sar� obligato ad Angelo in cosa veruna. Iddio

sia con tutta la sua casa. Di Roma li 3 di marzo 1607.

fratello aff^^ di V.S. /

Il Card.Bellarmino.

Al molto illustre sig^ fratello, il sig^ Thomasso Bellarmin!.

Montepulciano.

(cachet)

F.B.1 Lettere originali.