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Rome,20 decembre 1606. Bellarmin au P.Paul Gom�tolo.

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/ Molto Rev^^ Padre m�o. Non ho in mano scrittura veruna d� V. R., perche io presto le vedo et subito le mando al p.Generale; et � quest'hora credo che V.R. habbia ogni cosa. Quel luogo che io feci mutare � cancellare nella mia risposta all� 7 theologi, era jT nella pagina 48, dove io dicevo che, nascenao le conclusioni di quei theologi da pr�ncip�� falsi, era forza che fussero false, perche � principio di logica che dal vero pu� dedursi il vero et il falso, ma dal falso non deriva se non il falso. Et perche ques to princ�pio pare contrario alle summule, per� lo mutai,come V.R. pu� vedere nel secondo esemplare che gli mandai. La verit� � che 10 non avert�� bene come stesse quel principio, essendo quaranta anni che non ho letto simili cose; ma tuttav�a veggo che le mie parole possano haver buon senso, come anco scrisse qu� da Napoli 11 p.Albertino, il quale nella sua opera stampata de'corollar��, mette quella propos�tione, che il falso non pu� essere causa del vero etc. Quanto alla risposta � Giovanni Marsiglia, mi rimetto � V.R., la quale credo haver� visto un foglio d� carta, quale ha stampato ultimamente, nel quale non solo conf�rma l� suoi errori, ma publica per errori le verit� cathol�che. H� scr�tto anco ult�marnante una risposta ad un voto del card.Baron�o, ne s� pu� legge re cosa p��^^ntta, essendovi anco errori in grammatica. Pare che abbia perso non solo la fede, ma anco il cervello. Con questo mi raccomando alle sue s^^ orat�on�, et gli prego da D�o le buone fes. te. Di Roma, li 20 d� decembre 1606. Di V.R. servo in Christo Roberto card. Bellarmino. Paolo Gomitoli. Al molto rev^� Padre il p. Paolo Gom�toli della Comp^^ d� Gies�. Bologna. F.B. 6, fol.101. Or�gin. autogr.