Difference between revisions of "Page:EBC 1606 12 16 0630.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Category:EBC_ProofreadCategory:EBC_Letters Rome, 16 decembre 1606. Bellarmin � Antoine Cervini. 630 / Molto 111 Sig Cugino. Ho molto caro, che V.S. habbia rice vu...")
 
m (→‎top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}})
 
(4 intermediate revisions by 3 users not shown)
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
[[Category:EBC_Proofread]][[Category:EBC_Letters]]
+
[[Category:EBC Proofread]][[Category:EBC Pages]][[Category:EBC_Letters]]
Rome, 16 decembre 1606. Bellarmin � Antoine Cervini.
+
Molto Ill.re Sig.or Cugino. Ho molto caro, che V.S. abbia ricevuto la lettera del F.Generale della Certosa, perchè dubitavo si fosse persa. Farò volentieri l'officio con i padri della Compagnia in raccomandazione de suoi figlioli. Il
 
+
Generale mi aveva promesso di mandare i maestri di scuola per il novembre passato, ma come stanno in mutazione di sito, dubito se si differirà il mandare i detti maestri. Ma io non voglio mancare di ricordare a V.S. che è buonissima spesa quella che si fa per addottrinare i figlioli; e sebbene lei ha qualche debito, tuttavia ha anche della roba
630
+
convenientemente e poca famiglia. V.S. sa la povertà di mio fratello, e di mia sorella, e degli altri nostri parenti, come di Mr. Lelio Densi, e di Mr. Marcello Bellarmini, a quali tutti bisogna che io dia qualche aiuto. Che se non fosse questo, offrirei da me aiuto perchè onoratamente i suoi figlioli si allevassero in Roma. Ma per ora mi pare che lei potrà tenerli a Perugia per un paio d'anni alle scuole del seminario del vescovo o dei padri della Compagnia: e poi in Roma, e in questo modo forse potrò io prevedergli di qualche cosa, se Dio mi darà vita.<lb/>
 
+
Con questo saluto V.S. e tutta la sua casa, pregandogli da Dio le buone feste, e ogni concento. Di Roma li 16 di dicembre 1606.
/ Molto 111 Sig Cugino. Ho molto caro, che V.S. habbia rice
+
Di V.S. <lb/>
 
+
Cugino aff.mo<lb/>
vuto la lettera del F.Generale della Certosa, perche dubitavo si
+
Il Card. Bellarmino.<lb/>
 
+
Sig.or Antonio Cervini.<lb/>
fosse persa. Far� volentieri l'offitio con ^ padri della Compagnia
+
Al m.to ill.re Sigor Cugino, il Signor Antonio Cervini.<lb/>
 
+
Montepulciano.
in raccomandatione de suoi figlioli. Il
 
 
 
Generale mi haveva pro-
 
 
 
messo di mandare i maestri di schola per il novembre passato, ma
 
 
 
come stanno in mutazione di sito, dubito se si differir� il manda
 
 
 
re li detti maestri. Ma io non voglio mancare di ricordare V.S.
 
 
 
che buonissima spesa quella che si fa per addottrinare i figlio
 
 
 
li; et se bene lei ha qualche debito, tuttavia ha anco della roboa
 
 
 
convenientemente et poca famiglia. V.S.s� la povert� di mio fra
 
 
 
tello, et di mia sorella, et de gl'altri nostri parenti, come di
 
 
 
Mr.Lelio Densi, et di Mr.Marcello Bellarmin!, quali tutti bisog
 
 
 
na che io d�a qualche aiuto. Che se non fusse questo, offeriria
 
 
 
da me aiuto perche honoratamente i suoi figlioli s� allevassero in
 
 
 
Roma. Ma per hora mi pare che lei potr�a tenerli Perugia per un
 
 
 
paro d'anni alle schuole del seminario del vescovo � dell! padri
 
 
 
della Compagnia: et poi in Roma, et in questo modo forse potr� io
 
 
 
prevedergli di qualche cosa, se D�o mi dar� vita.
 
 
 
Con q uesto saluto V.S. et tutta la sua casa, pregandogli da
 
 
 
Dio le buone feste, et ogni concento. D� Roma l� 16 di decembre
 
 
 
1 606.
 
 
 
D� V^S. Il Card.
 
 
 
Cugino aff^^ Bellarmino.
 
 
 
Sig Antonio Cervini.
 
 
 
Al m ill^^ S�g�^ Cugine, il Signor Antonio Cervini.
 
 
 
7 Montepulciano.
 
 
 
(cachet mang�)
 
 
 
V
 
 
 
Mss. Cervini, 53, fol.20. Or�gin. autoygr.
 
Footer (noinclude):Footer (noinclude):
Line 1: Line 1:
<references/>
+
<references/> {{TurnPage}}

Latest revision as of 13:32, 6 May 2020

This page has been proofread

Molto Ill.re Sig.or Cugino. Ho molto caro, che V.S. abbia ricevuto la lettera del F.Generale della Certosa, perchè dubitavo si fosse persa. Farò volentieri l'officio con i padri della Compagnia in raccomandazione de suoi figlioli. Il Generale mi aveva promesso di mandare i maestri di scuola per il novembre passato, ma come stanno in mutazione di sito, dubito se si differirà il mandare i detti maestri. Ma io non voglio mancare di ricordare a V.S. che è buonissima spesa quella che si fa per addottrinare i figlioli; e sebbene lei ha qualche debito, tuttavia ha anche della roba convenientemente e poca famiglia. V.S. sa la povertà di mio fratello, e di mia sorella, e degli altri nostri parenti, come di Mr. Lelio Densi, e di Mr. Marcello Bellarmini, a quali tutti bisogna che io dia qualche aiuto. Che se non fosse questo, offrirei da me aiuto perchè onoratamente i suoi figlioli si allevassero in Roma. Ma per ora mi pare che lei potrà tenerli a Perugia per un paio d'anni alle scuole del seminario del vescovo o dei padri della Compagnia: e poi in Roma, e in questo modo forse potrò io prevedergli di qualche cosa, se Dio mi darà vita.
Con questo saluto V.S. e tutta la sua casa, pregandogli da Dio le buone feste, e ogni concento. Di Roma li 16 di dicembre 1606. Di V.S.
Cugino aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Sig.or Antonio Cervini.
Al m.to ill.re Sigor Cugino, il Signor Antonio Cervini.
Montepulciano.