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Rome,30 novembre 1606 Bellarmin � son fr�re Thomas.
 
Rome,30 novembre 1606 Bellarmin � son fr�re Thomas.
  

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Rome,30 novembre 1606 Bellarmin � son fr�re Thomas.

625

/ Molto ilir@ sigr fratello. Ho risposta del Gran Duca alla

lettera scritta in raccomandatione della vedova et pupilli della

buona memoria del cav.Burratti, nella quale dice haver ordinato gra

vemente che si spedisca presto et con il debito riguardo alla vedo-

jT va et pupilli. Ho lettera di mr.Pietro dellidSdi novembre, nella

quale deplora la lunghezza della speditione in quella corte et che,

se non potr� ottener qualche gratta, per il placet ci vanno 40 scu

di d'oro, per la croce dugento scudi d'oro, per la commenda non sa

quanto; et cosi fra questo et fra le spese che fa esso, quest'anno

poco ci render� il priorato. Ho visto la minuta che V.S. ha mandata

et la terr� secreta. Mi pare assai ragionevole, et credo che Angelo

la sottoscriver�,se gli si mandi. Il dubio che ha V.S. � di momento,

et se io credesse che lui dovesse venire � Montepulciano per starvi

longo tempo, sono del suo parere, ci� � di non fare questo contrat-

^^^to. Ma credo che non ci verr�, perche l'abbadia � di residenza, et

io non permetter� che stia assente,per quanto potr�. Et quando anco

ci venisse, si pouria con buona fronte assegnarli un'appartamento

separato, et che vivesse da se, con dirgli la ragione del pericolo

per conto de'suoi servitori; et quando si venisse alla peggio, si

potria restituirgli il suo, pi� tosto che mettere la casa in peri

colo di disonore. Ma in questo mezo io sono di parere che V.S. ac

cetti il partito, perche l'utile � presente wei il pericolo � futu

ro, et forse non sar� mai. Mi maraviglio che Andrea non sia tornato

in tanto tempo, perche parti di qua alli 21 del presente et hoggi

siamo alli 30. Altro non mi occorre. Saluto tutti. Di Roma li 30 di

novembre 1606. fratello di V.S. aff"^ Il Card. Bellarmino.

Al Molto ili

sig fratello, il sig Thommasso Bellarmini.

Montepulciano.

(cachet pap.)

Lettere originali