Rome,10^novembre 1606. Bellarmin au F.Faul Gomitolo.
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/ Molto Rev^� Padre mio. Ho due lettere di V.R., una del primo,
l'altra delli quattro del presente. Resto maravigliato che V.R. et
il P.Possevino non habbiano ricevuto i libri miei stampati in Roma
contra
Venetiani; et forse saranno costi alla posta, perche i
insieme con quelli si mandarono altri- al cardinale Aldobrandino,
cardinale Bevilacqua et Cardinal Gaetano, et di tutti si � hauta
risposta della riceuta.
Ne mando hora un'altro sigillato con il mio sigillo, come
erano gl'altri, et raccomandato alla posta. V.R. mandi � veder
quando vengano le lettere. L'haveria pagato la portatura; ma allo
ra � pi� periculo che non vadino securi. Ma se la portatura costa
assai, V.R. dica al procuratore che la metti � debito del procura-
tor generale, che li far� buoni.
H� caro che si possa difendere quella propositione logica,
^f'come anco scrive di Napoli il p.Albertino; ma io confesso che non
ci feci reflessione et mi scordai.
Roggi il p.Generale mi ha detto di haver mandato� V.R. le al
tre sue scritture. Quella sua censura contra le otto propositioni
rest� in mano del p.Virgilio; perche io ne feci far copia et quel-
la diedi � Nostro Signore. Far� intendere al p.Virgilio che la ri
mandi � lei.
Quanto all'esser vietato da Venetiani che non*siano riceute
lettere de nostri, poco importa, perche hanno anco bandito ultima
mente tutti li libri contrarii alli loro errori et pure vi pene-
,^^trano. Quanto al concilio Mantuano, non credo ci sia miglior'au
tore che l'istesso Pio 2� ,nel libro stampato ultimamente sotFo n
nome di commenAatii delle attieni di Pio 2�, il quale si tiene cer
to che sia dell'istesso Pio. Mathia Palmerio et Genebrando nelle
loro chroniche dicano che fu un concilio grandissimo, concorrendo-
vi principi et legati di tutta Furopa et che dur� otto mesi. V.R.
Archiv.
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Vatic. Pieghi Dio per me. Di Roma,li A di novembre 1606. etc.
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