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Rome,1 avril 1606.
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Molto Ill.re Sig.re. Non era appunto necessaria la scusa, che V. S. fa con me per lettera di mons.re ves.o di Montepulciano diretta a me, che lei inavedutam.te ha aperta, poichè oltre che non può essere tra il d.to mons.re e me secreto, che non si possa partecipare con V.S. lei ha anche tanta autorità, che si può permettere cose tali, e maggiori. Bensì è stata negligenza di chi ha avuto cura da lei di fare la sopraccoperta alla detta lettera, e d'inviarmela perchè si è scordato di mandarmi con essa un foglio di risposte a certi capi del negozio, che V.S. sa, scrivendo mons.re d'averlo rinchiuso in quella, e di rimettersi a detto foglio. A tutto questo si è rimediato col mezzo del S.Ambasciatore di S.A.S.ma, perchè avendo anch'egli avuto copia di detti capi, m'ha favorito farmeli vedere. Perciò non si pigli fastidio V.S. che io, e per la moltitudine di lettere che le capitano et per li rispetti accennati la scuso, e compatisco. Conchè pregandola ad amarmi al solito, me gli offro di cuore, e da Dio le prego ogni vero bene. Di Roma il d'Aprile 1606.<lb/>
 
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Al molto ill.re Sig.r, il Sig.re Cavaliere Vinta. Firenze.
/ Molto 111^^ Sig^^. Non era punto necessaria la scusa, che V. S. f� meco per lettera di mons^^ ves� di Montepulciano diretta me, che lei inavedutam ha aperta, poich� oltre che non pu� esse re tra il d^� mons^^ e me secreto, che non si possi participare
 
;^con V.S. lei ha anco tanta auttorit�, che si pu� permettere cose tali,e maggiori. Ben si � stata negligenza di chi ha haute cura da lei di fare la sopracoperta alla detta lettera, et d'inv�armela perche si scordato di mandarmi con essa un foglio di risposte certi capi del negotio, che V.S. s�, scrivendo mons^^ d'haverlo
 
/^rinchiuso in quella, et di rimettersi detto figi foglio. A tutto questo si rimediato col mezo del S.Ambasciatore di S.A.S^^, per che havendo anch'egli haute copia di detti capi, m'h� favorito tar magli vedere. Per ci� non si pigli fastidio V.S. che io,et per la moltitudine di lettere che le capitano et per li rispetti accenati la escuso,et compatisco. Conche pregandola ad amarmi al solito, me gli offero di cuore, et da Dio le prego ogni vero bene. Di Ro ma il p� d'Aprile 1606. Aff^^ di V.S. per servirla Il Cardle Bellarmino.
 
S^ Cav^^ Vinta.
 
Al molto 111^^ Sig^, il Sig.^r^e Cavaliere Vinta. Firenze.(cachet
 
Florence, Archiv.Medie, voi.3782.
 
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Molto Ill.re Sig.re. Non era appunto necessaria la scusa, che V. S. fa con me per lettera di mons.re ves.o di Montepulciano diretta a me, che lei inavedutam.te ha aperta, poichè oltre che non può essere tra il d.to mons.re e me secreto, che non si possa partecipare con V.S. lei ha anche tanta autorità, che si può permettere cose tali, e maggiori. Bensì è stata negligenza di chi ha avuto cura da lei di fare la sopraccoperta alla detta lettera, e d'inviarmela perchè si è scordato di mandarmi con essa un foglio di risposte a certi capi del negozio, che V.S. sa, scrivendo mons.re d'averlo rinchiuso in quella, e di rimettersi a detto foglio. A tutto questo si è rimediato col mezzo del S.Ambasciatore di S.A.S.ma, perchè avendo anch'egli avuto copia di detti capi, m'ha favorito farmeli vedere. Perciò non si pigli fastidio V.S. che io, e per la moltitudine di lettere che le capitano et per li rispetti accennati la scuso, e compatisco. Conchè pregandola ad amarmi al solito, me gli offro di cuore, e da Dio le prego ogni vero bene. Di Roma il p° d'Aprile 1606.
Aff.mo di V.S.
per servirla
Il Card.le Bellarmino.
S.r Cav.re Vinta.
Al molto ill.re Sig.r, il Sig.re Cavaliere Vinta. Firenze.