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Roma,4 febr.1606. Bellarmin � Bernardin Tarugi.
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Illustre Signore. Io sento contento, che V.S. resti sodisfatta di quanto si è trattato dal S.Cardinale di Siena,nostro Signore, et da me per il matrimonio della figlia di V.S. et il Signore Gioseppe Vignanesi, et certo mi pare che lei habbia ragione di restare consolata per ogni rispetto, essendo che il partito è ragionevole, et ha quelli requisiti che lei stessa sà et tutta la nostra città, et poi il Signor Card.le di Siena ne resta consolatissimo. Si che io mi sono volontieri intromesso in negotiare il tutto, parendomi che l'una parte e l'altra si possa contentare. Per questo non occorrea che V.S. me ne ringraziasse, desiderando io di mostrarle anche in maggior cosa il desiderio che ho di farle ogni servitio et lo conoscera all'occasione V.S., alla quale con questo mi offero et da Dio le auguro ogni bene; et alli sposi tutti quei contenti, che per se stesso bramano.
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Al servitio di V.S.
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S. Cavalliere Bernardino Tarugi. Sto Marcello.
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Verso: All'Ill.re Signore il Signor Cavalliere Bernardino Tarugi. Sto Malcello.
  
540bis
 
  
Illustre Signore. Io sento contento, che V.S. resti sodisfatta di quanto si � trattato dal S.Cardinale di Siena,nostro Signore, et da me per il matrimonio della figlia di V.S. et il Signore Cio= seppe Vignanesi, et certo mi pare che lei habbia ragione di restare consolata per ogni rispetto, essendo che il partito � ragionevole, et ha quelli requisiti che lei stessa s� et tutta la nostia citt�, et poi il Signor Card.le di Siena ne resta consolatissimo. Si che io mi sono volontieri intromesso in negotiare il tutto, parendomi che l'una parte e l'altra si possa contentare. Per questo non oc= correa che V.S. me ne ringraziasse, desiderando io di mostrarle an= che in maggior cosa il desiderio che ho di farle ogni servitio et lo conoscer� all'occasione V.S., alla quale con questo mi offero et da Dio le auguro ogni bene; et alli sposi tutti quei contenti, che per se stesso bramano.
 
Di Roma il di 4 di fibrato 1606. Al servitio di V.S.
 
De quel particolare, che V.S. mi accenna di dare terreni per mille scudi et due mila scudi in denari, credo che sia ben fatto non ne parlare con il signor ill.mo Cardinale; ma che poi ne trattino fra se, V.S. et il Signor Giuseppe.
 
Il Card. Bellarmin!.
 
S.Cavalliere Bernardino Tarugi. Sto Marcello.
 
  
Verso: All'Ill/re Signore il Signor Cavalliere Bernardino Tarugi. Sto Malcello.
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Archiv.comun.Forl�, Collez.Autogr.Bellarm.Rob. n.3. P.S.et sign.aut.
 
 
 
?"
 
 
 
[[Category:EBC_Not proofread]]
 
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
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Illustre Signore. Io sento contento, che V.S. resti sodisfatta di quanto si è trattato dal S.Cardinale di Siena,nostro Signore, et da me per il matrimonio della figlia di V.S. et il Signore Gioseppe Vignanesi, et certo mi pare che lei habbia ragione di restare consolata per ogni rispetto, essendo che il partito è ragionevole, et ha quelli requisiti che lei stessa sà et tutta la nostra città, et poi il Signor Card.le di Siena ne resta consolatissimo. Si che io mi sono volontieri intromesso in negotiare il tutto, parendomi che l'una parte e l'altra si possa contentare. Per questo non occorrea che V.S. me ne ringraziasse, desiderando io di mostrarle anche in maggior cosa il desiderio che ho di farle ogni servitio et lo conoscera all'occasione V.S., alla quale con questo mi offero et da Dio le auguro ogni bene; et alli sposi tutti quei contenti, che per se stesso bramano. Di Roma il di 4 di fibraio 1606.
Al servitio di V.S.
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De quel particolare, che V.S. mi accenna di dare terreni per mille scudi et due mila scudi in denari, credo che sia ben fatto non ne parlare con il signor ill.mo Cardinale; ma che poi ne trattino fra se, V.S. et il Signor Giuseppe.
Il Card. Bellarmini.
S. Cavalliere Bernardino Tarugi. Sto Marcello.
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Verso: All'Ill.re Signore il Signor Cavalliere Bernardino Tarugi. Sto Malcello.