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Rome,10 f�vrier 1605.

Le card.du Perron � Bellarmin.

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/ 111^^ et R�� Signore

L'Ill^^ Signor Card^^ di Joyosa m'ha accennato che era sta to riferito a V.S.111^^ ch'io haveva sparlato de'suoi libri, et detto che sarebbe stato bene per la chiesa d'iddio che non fossero

stati stampati, perche in essi si proponevano gli argomenti degli

heretici, et non si rispondeva sufficientemente. La quale horribi-

le et diabolica calomnia m'ha tanto pi� percosso l'animo di stupo

re et di maraviglia, che non solamente io non l'ho mai ne detto ne

pensato, anzi al contrario ho sempre fatto professione di stimarli

et riverirli sopra tutto quel che � stato scritto nella diffesa

della chiesa da mille anni in qu�. Di questo ne ho per consolatio-

ne mia secretta,la testimonianza della mia conscienza et quella d'

Iddio stesso, il quale prego che mi confonda s'io ho mai proferito

cosa tale: et per giustificatione publica ne ho le mie attieni.

/y*Fra le quali io ne representaro � V.S.111^^ pi� che bastanti per

convincere la falsit� di questa sathana^ica impostura. La prima �

che tanto se ne manca che questo possa esser vero, ch'io all'oppe-

sito per l'utilit� che io giudicava risultare � gli heretici dalla

lettura delle sue opere, io le ho fatte tradurre questi anni ulti-

mi in lingua francisca per un mio secretario et cantore della chi

esa mia, domandato il

di Chatillon, accio che tutti i nostri

heretici le potessero legger, et massimamente quelli che non sanno

la lingua latina, commandandogli espressamente et con gran cura,

anzi sotto pena di dizubedienza di farlo, et obligandolo di stare

.^^*a questo fine parecchi mesi, anzi anni, nel mio vescovato et ap

presso di me: e oltr� ci� chiamando un stampatore a casa mia per

stamparle alle mie spese. Et questo lo s� l'IlL"^ Sig^ Car^^ di

Joyosa, il quale ha veduto in Francia la detta traduttione fat^a

ad instanza mia et per mio commandamento. Et V.S.111^^ se pu� ri-

cordare delle littore che gli scrisse in Chatillon � sollicitatio-

ne mia, per ottener da lei licenza de publicar la soprad^^ versione.