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Molto Ill.re Sig.r Fratello. Non ho mai donato niente alla cognata, moglie di V.S., perchè non ho avuto cose a proposito. Ora mi è venuta alle mani una pelliccia di ermellino foderata di cangiante scuro, che credo sarà giusta alla persona sua; per ora la mando. V.S. gli la dia da mia parte.
Quanto alla casa di Colombelle, per ora non posso mandar niente, ma V.S. può servirsi dei denari della sua provvigione, per che non può essere che non gli avanzi qualche cosa. Desidero con i denari di Roma pagar quanto prima i 200 fiorini alle monache di S. Bernardo, come già vi scrissi e non ho ancora avuta risposta. Desiderarsi appresso sdebitare madonna Camilla, perchè mi pare cosa troppo esorbitante che abbiano da andargli gli sbirri a casa per conto delle terre che ha da pagare. E tutto questo è utile di casa, perchè i 200 fiorini si pagano in nome di V.S. e li 300 ducati che si daranno a madonna Camilla si daranno con obbligo che poi ritornino alla casa. Se, fatto questo, ci avanzerà denari, oltre le provvigioni ordinarie per V.S. et per madonna Camilla, si potrà aiutar la fabbrica della casa di Colombelle. Iddio benedica tutti. Da Capua, li 21 di gennaio 1605.