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Capua,22 sept.l604. Bellarmin � sa soeur Camille.
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Sorella chariss.a.<lb/>
 
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Mi pare buono il consiglio del [[Name::Tommaso Bellarmino|Sig.or Thommasso]], di vendere il podere e pagare i debiti, perchè non ci può esser peggio, che tenere denari di altri a compagnia di officio, o in altro modo con pagare interessi. E questo tanto più è necessario a voi per il mal governo di casa vostra; perchè essendo voi tanto pochi in casa e dandovi io cinque scudi il mese, e avendovi liberato dal debito maggiore che avevate, non posso intendere, come non viviate comodamente, se non sia il mal governo. Si che torno a dire, che è manco male vendere il podere, che pagare tanto tempo gli interessi, e sempre restare vivo il debito del capitale.<lb/>
426
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La paga che dovevate bavere al S.to Giovanni Battista, l'avete avuta anticipata al Gennaro; che così volse il Sig.or Thommasso, e ha fatto per ben vostro, perchè vi ha fatto guadagnare una mezza annata, perchè li denari, che avreste da bavere al S.to Gio. Battista del 1605, li avrete al Natale del 1604. Ma poi che dite che è carestia, scriverò all'agente, che vi mandi altri venti scudi, e così quest'anno ne avrete avuti cento. Pregate Dio per me, e salutate da mia parte Suor Marcella e Suor Maria, dicendogli che preghino per me. Di Capua li 22 de Settembre 1604.<lb/>
 
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V. fratello aff.mo<lb/>
/ Sorella char�ss^.
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Mi pare buono il consiglio del Sigor Thommasso, di vendere il podere et pagare i debiti, perche non ci pu� esser peggio, che tenere denari di altri compagnia di officio,in altro modo con pagare interessi. Et questo tanto piu � necessario voi per il mal governo di casa vostra; perche essendo voi tanto pochi in ca sa et dandovi io cinque scudi il mese, et havendowi liberato dal debito maggiore che havevate, non posso intendere,come non vivia te commodamente, se non sia il mal governo. Si che torno dire, ohe � manco male vendere il podere, che pagare tanto tempo l'in teressi, et sempre restare vivo il debito del capitale.
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La paga che dovevate bavere al S^� Giovanni Battista,l'havete hauta anticipata al Gennaro; che cosi volse il Sig Thommasso, et ha fatto per ben vostro, perche vi ha fatto guadagnare una meza annata, perche li denari,che havereste da bavere al S^� Gio.Bat tista del 1605, li haverete al Natale del 1604. Ma poi che dite che carestia, scriver� all'agente, che vi mandi altri vinti scu di, et cosi quest'anno ne haverete hauti cento. Pregate Dio per me, et salutate da mia parte Suor Marcella et Suor Maria, dicenddoli che preghino per me. Di Capua li 22 de Settembre 1604.
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Alla mia amatiss.a sorella la Sig.a Camilla Bellarmini de Buratti. Montepulciano.
V. fratello aff"^ Roberto card. Bellarmino.
 
 
 
Adr.: Alla mia amatiss^ sorella la Sig^ Camilla Bellarmin! de Buy-
 
 
 
Montepulciano.
 
 
 
ratti. (cachet)
 
 
 
Florence, Ms.Cervini, 54, f.41. Autogr.
 
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Sorella chariss.a.
Mi pare buono il consiglio del Sig.or Thommasso, di vendere il podere e pagare i debiti, perchè non ci può esser peggio, che tenere denari di altri a compagnia di officio, o in altro modo con pagare interessi. E questo tanto più è necessario a voi per il mal governo di casa vostra; perchè essendo voi tanto pochi in casa e dandovi io cinque scudi il mese, e avendovi liberato dal debito maggiore che avevate, non posso intendere, come non viviate comodamente, se non sia il mal governo. Si che torno a dire, che è manco male vendere il podere, che pagare tanto tempo gli interessi, e sempre restare vivo il debito del capitale.
La paga che dovevate bavere al S.to Giovanni Battista, l'avete avuta anticipata al Gennaro; che così volse il Sig.or Thommasso, e ha fatto per ben vostro, perchè vi ha fatto guadagnare una mezza annata, perchè li denari, che avreste da bavere al S.to Gio. Battista del 1605, li avrete al Natale del 1604. Ma poi che dite che è carestia, scriverò all'agente, che vi mandi altri venti scudi, e così quest'anno ne avrete avuti cento. Pregate Dio per me, e salutate da mia parte Suor Marcella e Suor Maria, dicendogli che preghino per me. Di Capua li 22 de Settembre 1604.
V. fratello aff.mo
Roberto card. Bellarmino.

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Alla mia amatiss.a sorella la Sig.a Camilla Bellarmini de Buratti. Montepulciano.