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Capua,21 f�vrier 1604. Bellarmin au P.Aquaviva.

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/ Pr� m�o, Ci siamo risoluti in Padre Andrea Greco et io,d� non andar avan ti in emendare l'opera del P.Ludovico Buggerio d� buona memoria, parte per esser'�nperfetta, mancandoci la risposta alle calunnie 3*contra alcuni libri de Eccles�a,et alcuni de Summo Pont�f�ce; parte per haver bisogno d� troppa emendatione, che saria b�sogn�^�pesso farla d� nuovo. In cambio d� questa opera lunga il Padre Andrea tara un libretto p�ccolo raccogliendo dalli volumi del P.Ludovico lebugie et errori dell'adversario, che bastaranno per screditarlo. Il medesimo Padre s� � offerto d� rispondere al Vitachero Inglese et Sibrando Frisone, che hanno scr�tto centra la prima controver sia De Verbo Dei. I quali due autori dicono l'�stesso, et uno ha preso dall'altro. Ho dato conto d� questo alla sacra Uongregatione del Offitio,et la Sacra Congregat�one mi ha scr�tto, che io A d�a licenza al suddetto Padre di tener et legger i libri heret�ci necessar�i per questa risposta. Supposto questo, prego V.P.R^^ di due cose, prima che lei consulti con � Padri, et risolva,s� � bene, che il P. Andrea p�gli questa impresa; perche io ci sto dubio, et mi sar�a parso meglio, che havesse risposto � simili autori heret�ci qualche Padre Tedesco � Francese,che ha piu copia d� s�mili li bri, et piu notit�a delle cose loro; et forse non � male il parere d� alcuni,che dicano, non essere^ necessario rispondere, perche chi legge i libri, si accorge facilmente,ch� ha ragione, et chi ha il torto, et di questo parere � quel Giusto Calvino,alias,Giusto Baronio, che fa professione d� essersi convertito per la lettura de miei libri, ancor che havesse letto � libri contrar��. Et in questo particolare desidero grandemente che V.P. et gl'altr� Padri non guardino � quello che pensano che io desideri, ma � quello,che � piu gloria di Dio,et utile dell'anime, che questo solo pretendo.