14 f�vrier 1604.
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/ prova. Primo,perche il Concilio sess.22 comanda, che non si dica
messa fuora delle chiese,� oratorii etc.: onesta messa si dice pro
priamente fuora della chiesa, perche quella cappelletta non si pu�
chiamar chiesa, ne oratorio, poich� non ci cape altri ache il prete
j ^ e t il chierico; e cos� la messa si dice in piazza, non in chiesa.
Secondo, perche l'istesso Concilio nell'istesso luogo ordina che
il sacerdote non dica la messa, se gli ascoltanti non stanno in
atto di devozione: qu� nessuno st� in atto di divozione, ma tutti
in piedi,� � sedere, negoziando e gridando, eccetto solo nella e-
levazione. Terzo, alla messa non pu� intervenire infedele,ne scom-
municato, e per� si ordinano gli ostiarii,che escludono gl'indegni,
e per questo anco si celebra la messa dentro le chiese, che si pos
sono serrare et aprire: qu� si dice la messa in piazza, d'onde non
si pu� escludere nessuno. Quarto, questa cappelletta � tanto picco-
la et aperta, che ci pu� esser pericolo di pioggia e vento,e massi
me se si faccia in alto, come ora vorrebbono. Ne le ragioni contra
rie hanno gran forza, perche se tutte l'usanze introdotte si doves
sero tolerare, bisognaria tolerar molti abusi; e se in Napoli ci�
si permette per qualche ragione, non � necessario si permetta in
Capua, essendo nell'istesso luogo la commodit� della chiesa, che
non � in Napoli; ne si d� occasione � quelli del mercato di stare
alla messa, peieh� ^ma di fare una nuova irreverenza alla messa,
poich� in verit� non ci attendono. Vorrebbono costoro insieme
stare al mercato,espila messa, cio� servire Deo et mammonae; ma
questo non si pu� fare secondo l'evangelo. Finalmente non � stata
istituita la messa per pagare li scopatori della piazza, nec faci-
enda sunt mala,ut eveniant bona, cio� fare irreverenza � questo r
altissimo misterio per far la carit� ad un sacerdote,� maritare
una povera. Con questo fine gli prego da Dio ogni bene.
Datum Capuae die 14 Februarii 1604.
Volumen njurium,f.1 iv,^3 v.
Amorevolissimo suo
