Capone, 14 f�vr�er 1604. Bellarmin � J.-B.Gonfalonieri.
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^ Molto Rev.mio amatissimo. Nella parte di fuori di questa nostra chiesa cattedrale,
cio� nel muro esteriore, vi � una picciola cappelletta, che rispon^
de in una piazza di mercato, come saria Campo di Fiore. In questa
^"cappelletta si diceva messa per quelli della piazza, i quali per�
non attendevano alla messa, ma � loro negozi, e solo s'inginochia-
vano all'elevazione, quando sentivano il campanello, e subito tor
navano alle loro faccende,e strepiti; et in particolare incontro
aAla cappella vi � un osteria con i soliti rumori, i quali si po-
tevano udire dal sacerdote. Io nella visita levai questa usanza,
parendomi troppo indecente,e soverchia, poich� appresso alla cap
pelletta vi � la porta della chiesa, nella quale pu� entrare ad
udire la messa,ohi vuole. Ora quelli della piazza,et anco li Sig
nori del Governo mi fanno instanza^ che li conceda la sudetta mes-
/ ^ s a , et offeriscono fare la cappella pi� ad alto, et ornarla meglio.
Io ci h� grandissimo scrupoli; ma tuttavia h� detto, che ne scri
ver� � Roma, e se parr� alla Sagra Congregatione del Concilio,che
si possa tolerare la loro usanza la tolerar�. Vorrei dunque, che
V.S. ne parlasse con il Signor Fagnano, � con qualche Cardinale
della Congregazione, � con l'istesso Sig.Cardinal di San Marcello,
mio amorevolissimo Padrone, che se ne dicesse una parola in Con
gregazione. E non d�s�dero s� faccia prattica per la m�a op�nione, perche solo desidero sapere la verit�, e quello che sia pi� �
gl cria d� D�o. Le ragioni pr�,et centra sono queste. Ohe s� debba
tolerare questa usanza, s� prova. Primo, perche � usanza gi� intro
dotta. Secondo, perche cos� si f� anco � Napoli. Terzo, perche si
d� occasione d� stare alla messa � molti contadini,che mai oi stan
no. Quarto, perche con occasione della messa s� f� una cerca di
quattrini, e con quelli si d� la carit� al sacerdote,che celebra,
e si pagano l� scopatori della piazza, e si marita ogn'anno una
poverella.
All'incontro, che non s� debba tolerare,s�