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Molto R.do Padre mio, Pax Christi, etc.
Ho ricevuta la risposta gratissima di V.R. e la ringrazio infinitamente del buon animo di venire a predicare una Quaresima in questa città. Ho scritto un'altra lettera, dubitando, che la prima non fosse arrivata bene e ancorchè in quella seconda lettera io dica, che ero quasi pentito di averla invitata, parendomi grande indiscrezione gravare un vecchio di 68 anni di fare un viaggio si lungo, e una fatica si grande, come è predicare tutta la quaresima: nondimeno ora vedendo che a V.R. non manca animo di faticare ancora un poco per gloria del Signore, accetto l'offerta e aspetterò la venuta di V.R. con molto desiderio. Il tempo di venire lo sa meglio lei, che io; a me basterà averla un poco avanti la Quaresima, e sono sicurissimo, che si farà molto frutto a gloria di Dio, e io sarò il primo a imparare molte cose. Solo desidero, che se per qualche accidente lei non potesse venire, mi faccia grazia di farmi avvisato per tempo. V. R. è troppo scrupolosa a piccarsi per quella parola, non vole, perchè io la dissi semplicemente, sapendo, che i superiori non impiegano i soggetti pari alla R.V. senza sapere la loro inclinazione, e V.R. avrebbe potuto con ogni ragione non inclinarsi a venire a Capua per avere altra occupazione di maggior servizio di Dio; che così S.to Paulo parlando di un suo subdito dice, multum rogavi eum, ut veniret, veniet autem cum ei vacuum fuerit. Ma queste cose lei le sa meglio di me. Mi raccomando di cuore alle sue sante orazioni. Di Capua li 2 di Luglio 1603.
Di V. R.
Servo in X.o
Rob. Card. Bellarmino.
P. Gio. Battista Carminata, Palermo.