Capone, 25 avril 1603. Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto 111^^ Sig^ Fratello. Alla lettera d� V. S. non ho che
dire altro se non che, se bene V. S. sapr� piu di me in materia
di corte, nondimeno in assenza non pub giudicare bene; et sono si
curo che se lei fusse qua,,giudicarebbe la sua previsione esser
<y*del tutto inutile. Il cavaliere Vignanes� potr� � bocca ragionargli
pi� � lungo, et � lu� mi rimetto. Il Sig^ Antonio Cervini mi have-
va scr�tto che operassi con Nostro Signore che si ricordasse della
casa della santa memoria d� Papa Marcello in occasione che vacasse
l'abbadia d�
Emiliano, agg�ognendomi che haveva inteso che il
Papa bevesse detto qualche cosa in d�mostrat�one di buona inctiAa-
t�one verso qhella casa. Io mi sono informato, et trovo che il Car
dinal Sasso ha renuntiato quell'abbadia ad un suo nipote tre mesi
sono, ne ho trovato fondamento di quello che mi scr�sse il S�g^
Antonio. Io ho buonissima volunt� di aiutare ^ figlioli et nipoti
/^^del Sig^ Antonio, ma fin'hora non ho potuto, ne i figlioli del Sig^^
Antonio sono per l'et� capaci di aiuto. V. S. potr� dargli animo,
che allev�nobene i figlioli, che potendo non mancarb aiutargli, et
la Sig^^ Laudon�a farla bene spendere un poco pi� in trattenere il
Sig^ Alessandro allo studio honoratamente, perche facendosi habi-
le, come spero, non sar� difficile provederlo d� qualche cosa. Con
questo mi raccomando � tutti. Di Capua li 25 d'aprile 1603.
fratello aff^� d� V. S.
Adr.:
11^ Card. Bellarmino.
[cachet pap.]
Al molto �ll^^ S�g^ Fratello
il S�g^ Tommaso Bellarmino. Montepulciano.
[ F. B . 1. Autogr. ]