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Capone, 19 avril 1603. Bellarmin � Antoine Angelncc�.
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Ill.re e Rev.do Sig.re. Ho veduto quanto V.S. m'avvisa aver passato della persona mia con [[Name::Clemente VIII|N.S.]] e Signori Cardinali, e mi dubito che lei non si sia lasciato trasportare nel dir molto per l'affetto, che mi porta; tuttavia siccome ne la ringrazio, così prego il Signore, che mi faccia esser tale quale devo in servizio di questa chiesa, e popoli. Mi è anco stato caro che V.S. abbia ricevuta la benedizione da [[Name::Clemente VIII|N.S.]] accompagnata da documenti e affetti degni della carità di S. Beatitudine,<ref>See [[Index:EBC 1603 04 18 0335.pdf]]</ref> onde si come se ne può andare allegramente al servizio della chiesa di Parma, così spero che per li suoi portamenti, N.S. la provvederà a suo tempo di cosa di maggior sua soddisfazione, e io sarò sempre per aiutarcela per quanto potrò. Si conservi sana V.S. e si ricordi di me nelle sue orazioni, che con questo me le raccomando e da Dio le prego ogni vero contento. Di Capua il di 19 d'Aprile 1603.<lb/>
 
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ver'passato della persona mia con N. S. et Signori Cardinali, et . mi dubito che lei non si sia lasciato trapsportare nel dir'molto per l'affetto, che mi porta; tuttavia si come ne la ringratio, cosi prego il Signore, che mi faccia esser'tale quale devo in servitio di questa chiesa,et populi. Mi � manco stato caro che V. S. habbia ricevuta la benedittione da N. S. accompagnata da documenti et affetti degni della carit� di S. Beatitudine, onde si come se ne pu� andare allegramente al servitio della chiesa di Parma, cosi spero che per li suoi portamenti, N. S. la proveder� � suo tem po di cosa di maggior'sua sodisfattione, et io sar� sempre per aiu tarcela per quanto potr�. Si conservi sana V. S. et si raccordi di me nelle sue orationi, che con questo me le raccomando et da Dio le prego ogni vero contento. Di Capua il di 19 d'Aprile 1603.
 
Come fratello^ di V. S. Il Card. Bellarmino.
 
Sy Angelucci Vieo Apost co in Parma.
 
 
 
[ Parma, Archiv.di Stato. Signat. autogr. ]
 
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Ill.re e Rev.do Sig.re. Ho veduto quanto V.S. m'avvisa aver passato della persona mia con N.S. e Signori Cardinali, e mi dubito che lei non si sia lasciato trasportare nel dir molto per l'affetto, che mi porta; tuttavia siccome ne la ringrazio, così prego il Signore, che mi faccia esser tale quale devo in servizio di questa chiesa, e popoli. Mi è anco stato caro che V.S. abbia ricevuta la benedizione da N.S. accompagnata da documenti e affetti degni della carità di S. Beatitudine,[1] onde si come se ne può andare allegramente al servizio della chiesa di Parma, così spero che per li suoi portamenti, N.S. la provvederà a suo tempo di cosa di maggior sua soddisfazione, e io sarò sempre per aiutarcela per quanto potrò. Si conservi sana V.S. e si ricordi di me nelle sue orazioni, che con questo me le raccomando e da Dio le prego ogni vero contento. Di Capua il di 19 d'Aprile 1603.
Come fratello di V.S.
Il Card. Bellarmino.

S.r Angelucci Vic.o Apost.co in Parma.