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Rome, 18 avril 1603. Cl�ment Vili � Bellarmin.
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Venerabilis frater salutem et apostolicam benedictionem.<lb/>
 
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Abbiamo visto volentieri l'[[Name::Antonio Angelucci|Angelucci]] già suo Vicario, il quale mi data molta consolazione con la relazione dataci di lei, e dell'esempio, che da in quella provincia, con l'assiduo fatiche che fa, e di prediche, e di digiuni, e di orazioni, e di frequenza dei sacramenti, in modo che abbiamo gran cagione di ringraziare Sua Divina Maestà, che le assista, e dia forza con la grazia sua, di poter sostenere francamente il peso pastorale, e di implere ministerium suum, di maniera che abbiamo più bisogno di ricorrere a lei per l'aiuto nelle sue orazioni, che ella di esser confermato nelle buone sue operazioni da noi, nondimeno ricorriamo tutti a Dio benedetto con umiltà,e con fiducia, conoscendo veramente che ''cum haec fecerimus, servi inutiles sumus'',<ref>Luke 17:10</ref> e con questo fine la benediciamo con l' Apostolica, benedizione. Datum del nostro Palazzo Apostolico alli 18 d'Aprile 1603.
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/ Venerabilis frater salutem et apostolicam bened�ctionem.
 
Habbiamo visto volentieri l'Angelucci gi� suo Vicario, il qua le mi h� data molta consolatione con la relatione dataci di lei, et del esempio, che da in quella provincia, con l'assiduo fatiche .^che f�, et di prediche,et di digiuni,et di orationi, et di frequentia de sacramenti, in modo che habbiamo gran cagione di ringraziare Sua Divina Maest�, che le assista,et dia forza con la gratin sua, di poter sostenere francamente il pseo pastorale, et di implere ministerium suum, di maniera che habbiamo pi� bisogno di ricorrere lei per l'aiuto nelle sue orationi, che ella di esser confermato nelle buone sue operazioni da noi, nondimeno ricorriam tutti Dio benedetto con humilt�,et con fiducia, conoscendo veramente che cum h.aec fecerimus, servi inutiles sumus, et con questo fine la benedichiamo con 1' Apostoliche, benedittione. DaZum del nostro Palazzo Apostolico alli 18 d'Aprile 1603.
 
 
 
[ F. B . 8, f.2; Summar. add., p.66; FuligaZti, Vita, c.XXIII, p. 193; Petrasancta, lib.IV,c.3; Couderc, t.I,p.415 trad.part.]
 
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Venerabilis frater salutem et apostolicam benedictionem.

Abbiamo visto volentieri l'Angelucci già suo Vicario, il quale mi hà data molta consolazione con la relazione dataci di lei, e dell'esempio, che da in quella provincia, con l'assiduo fatiche che fa, e di prediche, e di digiuni, e di orazioni, e di frequenza dei sacramenti, in modo che abbiamo gran cagione di ringraziare Sua Divina Maestà, che le assista, e dia forza con la grazia sua, di poter sostenere francamente il peso pastorale, e di implere ministerium suum, di maniera che abbiamo più bisogno di ricorrere a lei per l'aiuto nelle sue orazioni, che ella di esser confermato nelle buone sue operazioni da noi, nondimeno ricorriamo tutti a Dio benedetto con umiltà,e con fiducia, conoscendo veramente che cum haec fecerimus, servi inutiles sumus,[1] e con questo fine la benediciamo con l' Apostolica, benedizione. Datum del nostro Palazzo Apostolico alli 18 d'Aprile 1603.

  1. Luke 17:10