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Capone, 12 avril 1603.
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Molto Ill.re Sig.re.<lb/>
 
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Ho inteso per la gratissima lettera di V.S. quanto ha voluto scrivermi, e perchè le porto affezione particolare, e le desidero quel bene insieme con tutti di sua casa che per me vorrei, io l'assicuro che non perderò mai occasione alcuna per dimostrarglielo con fatti. In tanto ho scritto a Roma perchè s'intenda se il Card. [[Name::Lucio Sassi|Sasso]] ha rinunciato l'Abbazia di Emiliano, come ne dubito, e se non l'avrà rinunciata, io scriverò poi al S.r Card.l [[Name::Cesare Baronio|Baronio]] quanto lei desidera, acciò favorischi V.S. e me insieme di passarne ufficio con N. S.re e son sicuro che con buona occasione S.S. Ill.ma ne terrà memoria. Mi saria stato caro sapere da V.S. chi gli ha fatto sapere che N.S. abbia parlato nel modo, che lei mi scrive di cotesta sua casa per rispetto della Santa mem.si Papa [[Name::Marcello II|Marcello]], poichè se la cosa è vera, come potria essere, si avria in
Bellarmin � Ant. Cervini.
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un certo modo più animo di scrivere, e parlare ai patroni. Mi rallegro che V.S. e tutti di casa stiano bene, e risalutando tutti prego il Sig.re che li conservi sempre, e contenti.<lb/>
 
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S.r Ant.o Cervini.
H� inteso per la gratissima lettera di V. S. quanto h� voluto
 
 
 
scrivermi, et perche le porto affettione particolare, et le deside
 
 
 
ro Bg quel bene insieme con tutti di sua casa che per me vorrei, io
 
 
 
l'assicuro che non perder� mai occasione alcuna per dimostrarglielo
 
 
 
con fatti. In tanto h� scritto Roma perche s'intenda se il Card
 
 
 
Sasso h� renuntiato l'Abbatia di
 
 
 
Emiliano, come ne dubito, et
 
 
 
se non l'havr� renuntiata, io scriver� poi al S^ Card^ Baronia quan
 
 
 
to lei desidera, acci� favorischi V. S. et me insieme di passarne
 
 
 
ufficio con N.
 
 
 
et son'sicuto che con buona occasione S. S. 111^^
 
 
 
111^^ ne terr� memoria. Mi saria stato caro sapere da V. S. chi
 
 
 
gli h� fatto sapere che N. S. habbia parlato nel modo, che lei mi
 
 
 
scrive di cotesta sua casa per rispetto della Santa mem.si Papa Mar
 
 
 
cello, poich� se la cosa vera, come potria essere, si havria in
 
 
 
un certo modo pi� animo di scrivere ,et parlare patroni. Mi ralle
 
 
 
gro che V. S. et tutti di casa stiano bene, et risalutando tutti
 
 
 
prego il Sig^^ che li conservi sempre, et contenti.
 
 
 
Di Capua il di XII di Aprile 1603.
 
 
 
Di V. S. m^� 111^^
 
 
 
Aff^� Cugino
 
 
 
S^ Ant� Cervini.
 
 
 
Il Card^^ Bellarmino.
 
 
 
[ Florence, Archiv. di Stato, Mas. Cervini, 53^ f.l4. Signat.autogr]
 
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Molto Ill.re Sig.re.
Ho inteso per la gratissima lettera di V.S. quanto ha voluto scrivermi, e perchè le porto affezione particolare, e le desidero quel bene insieme con tutti di sua casa che per me vorrei, io l'assicuro che non perderò mai occasione alcuna per dimostrarglielo con fatti. In tanto ho scritto a Roma perchè s'intenda se il Card. Sasso ha rinunciato l'Abbazia di Emiliano, come ne dubito, e se non l'avrà rinunciata, io scriverò poi al S.r Card.l Baronio quanto lei desidera, acciò favorischi V.S. e me insieme di passarne ufficio con N. S.re e son sicuro che con buona occasione S.S. Ill.ma ne terrà memoria. Mi saria stato caro sapere da V.S. chi gli ha fatto sapere che N.S. abbia parlato nel modo, che lei mi scrive di cotesta sua casa per rispetto della Santa mem.si Papa Marcello, poichè se la cosa è vera, come potria essere, si avria in un certo modo più animo di scrivere, e parlare ai patroni. Mi rallegro che V.S. e tutti di casa stiano bene, e risalutando tutti prego il Sig.re che li conservi sempre, e contenti.
Di Capua il di XII di Aprile 1603.
Di V.S. m.to Ill.re
Aff.mo Cugino
Il Card.le Bellarmino.
S.r Ant.o Cervini.