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Ill.mo e R.mo Sig.r mio oss.mo.
Il Sig.r Fabrizio Angeli Abbate di S. Benedetto di Capua ha da ottenere da S. Beatitudine la licenza di non risiedere a questa sua Abbadia, e non da me; che se questo fosse in mio potere, io gli farei conoscere quanto stimi i comandamenti di V.S. Ill.ma Però è necessario che il detto Abbate si aiuti con N.S.; che quanto a me, io dove potrò mostrargli la buona volontà ch'io gli porto, lo farò con ogni prontezza, e massimamente per rispetto di V.S. Ill.ma alla quale obbedirò e servirò sempre, come mio signore principalissimo. Con che umilmente le faccio riverenza e da Dio le prego ogni desiderata felicità. Di Capua il di primo di febbraio 1603.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
umilissimo servitore
Roberto Card. Bellarmino.
S.r Card. Farnese.
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Adr.: All'Ill.mo e R.mo Sig.r mio oss.mo, il Sig.r Card.le Farnese.
Roma.