Difference between revisions of "Page:EBC 1602 07 05 0265.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Category:EBC Letters Category:EBC Not proofread Capone, 5 juillet 1602 Bellarmin � son fr�re Thomas. 265 y' Molto 111^^ Sig^ Fratello. Mi scrive madonna Camilla...")
 
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
 
[[Category:EBC Letters]]
 
[[Category:EBC Letters]]
[[Category:EBC Not proofread]]
+
[[Category:EBC_Proofread]]
Capone, 5 juillet 1602
+
Molto Ill.re Sig.r Fratello. Mi scrive madonna Camilla che vorrebbe che V.S. gli disse tutti i 60 scudi insieme. Se vi sarà comodo prestargli 30 scudi e poi ripigliarveli al Natale, mi rimetto a loro: facciano come gli pare. Io pensavo che, avendogli sminuito il debito di 230 piastre, del quale pagano i frutti, e avendogli accresciuto la provvigione fino a 60 scudi, che al principio non era più che 50, e non essendo loro più che due persone, non so intendere per che di nuovo facciano debiti. Io per ora non gli posso dar'altro, perchè per le grandi spese che faccio sono ridotto a far debito, e ora vivo di denari prestati. Non scrivo a lei, perchè non mi fido delle sue lettere, sapendo che ella non sa scrivere e che però la sottoscrizione non è sua. V.S. gli potrà rispondere e esortarla a vivere assegnatamente. Noi stiamo bene e
 
+
attendiamo ai soliti esercizi della chiesa. Iddio N. Sig.re sia con tutti. Di Capua,li 5 di luglio 1602.<lb/>
Bellarmin � son fr�re Thomas.
+
[P.S.] Non risposi alla vostra lettera intorno al consiglio di stare l'estate a Napoli e l'autunno a Procida, perchè chi non sta qua non può dar buon consiglio. A Napoli non posso stare, perchè il Papa non approva quella stanza e me l'ha fatto avvisare dal card. Baronio, e ha ragione per molte cause, e fra l'altro perchè la spesa sarebbe eccessiva. Con il Vicerè presente non occorre intrinsecarsi, perchè il nuovo Vicerè sarà qua al settembre, e questo sempre sta in letto: oltre che ci ho intrinsichezza assai. A Procida non è buono stare se non per otto giorni, essendo un'isola piccolissima, e bisogna di far venire da Napoli ogni giorno il vivere. L'aria di Capua è come quella di Roma, e piuttosto meglio.<lb/>
 
+
fratello di V.S. amorev.mo<lb/>
265
+
Il Card. Bellarmino.<lb/>
 
+
Delli 5 luglio 1602.<lb/>
y' Molto 111^^ Sig^ Fratello. Mi scrive madonna Camilla che
+
(Al molto Ill.re Sig.r mio Padrone osserv.mo, il Sig.r Tommaso Bellarm.<lb/>
 
+
Montepulciano.
vorrebbe che V. S. gli d�sse tutti li 60 scudi insieme. Se vi sar�
 
 
 
commodo prestargli 30 scudi et poi ripigliarveli al Natale, mi ri
 
 
 
metto � loro: facciano come gli pare. Io pensavo che, havendogli
 
 
 
sminuito il debito di 230 piastre, del quale pagano li frutti, et
 
 
 
havendogli acresciuto la provisione fino 60 scudi, che �i princi
 
 
 
piopia non era pi� che 50, et non essendo loro pi� che due persone,
 
 
 
non so intendere per che di nuovo facciano debiti. Io per hora non
 
 
 
gli posso dar'altro, perche per le grandi spese che fo sono ridot-
 
 
 
/Y7 to � far debito, et hora vivo di denari prestati. Non scrivo lei,
 
 
 
perche non mi fido delle sue lettere, sapendo che ella non sa scri
 
 
 
vere et che per� la sottoscrittione non sua. V.S. gli potr� ris
 
 
 
pondere et essortarla � vivere assegnatamente. Noi stiamo bene et
 
 
 
attendiamo alli soliti essercitii della chiesa. Iddio N.Sig^^ sia
 
 
 
con tutti. Di Capua,li 5 di luglio 1602.
 
 
 
[P.S.] Non risposi alla vostra lettera intorno al consiglio di
 
 
 
stare l'estate Napoli et l'autunno Procida, perche chi non sta
 
 
 
qua non pu� dar buon consiglio. A Napoli non posso stare,perche il
 
 
 
Papa non approva quella stanza et me l'ha fatto svisare dal card.
 
 
 
Baronie, et ha ragione per molte cause, et fra l'altro perche la
 
 
 
spesa saria eccessiva. Con il Vicere presente non occorre intrinsi-
 
 
 
carsi, perche il nuovo Vicere sar� qua al settembre,et questo sem
 
 
 
pre sta in letto: oltre che ci ho intrinsichezza assai. A Procida
 
 
 
non buono stare se non per otto giorni,essendo un'isola piccolis-
 
 
 
sima, et bisogna di far venire da Napoli ogni giorno il vivere.L'a
 
 
 
ria di Capua come quella di Roma, et pi�� tosto meglio. fratello di V. S. amorevmo
 
 
 
Il Card. Bellarmino.
 
 
 
Belli 5 luglio 1602.
 
 
 
^ (7 Al molto 111^^ Sig^ mio Padrone osserv^^,il Sig^ Thomaso Bellarm.
 
 
 
Montepulciano. [ F. B. 1. Autogr. j
 
 
 
[oach.pap.]
 

Revision as of 17:25, 27 November 2017

This page has been proofread

Molto Ill.re Sig.r Fratello. Mi scrive madonna Camilla che vorrebbe che V.S. gli disse tutti i 60 scudi insieme. Se vi sarà comodo prestargli 30 scudi e poi ripigliarveli al Natale, mi rimetto a loro: facciano come gli pare. Io pensavo che, avendogli sminuito il debito di 230 piastre, del quale pagano i frutti, e avendogli accresciuto la provvigione fino a 60 scudi, che al principio non era più che 50, e non essendo loro più che due persone, non so intendere per che di nuovo facciano debiti. Io per ora non gli posso dar'altro, perchè per le grandi spese che faccio sono ridotto a far debito, e ora vivo di denari prestati. Non scrivo a lei, perchè non mi fido delle sue lettere, sapendo che ella non sa scrivere e che però la sottoscrizione non è sua. V.S. gli potrà rispondere e esortarla a vivere assegnatamente. Noi stiamo bene e attendiamo ai soliti esercizi della chiesa. Iddio N. Sig.re sia con tutti. Di Capua,li 5 di luglio 1602.
[P.S.] Non risposi alla vostra lettera intorno al consiglio di stare l'estate a Napoli e l'autunno a Procida, perchè chi non sta qua non può dar buon consiglio. A Napoli non posso stare, perchè il Papa non approva quella stanza e me l'ha fatto avvisare dal card. Baronio, e ha ragione per molte cause, e fra l'altro perchè la spesa sarebbe eccessiva. Con il Vicerè presente non occorre intrinsecarsi, perchè il nuovo Vicerè sarà qua al settembre, e questo sempre sta in letto: oltre che ci ho intrinsichezza assai. A Procida non è buono stare se non per otto giorni, essendo un'isola piccolissima, e bisogna di far venire da Napoli ogni giorno il vivere. L'aria di Capua è come quella di Roma, e piuttosto meglio.
fratello di V.S. amorev.mo
Il Card. Bellarmino.
Delli 5 luglio 1602.
(Al molto Ill.re Sig.r mio Padrone osserv.mo, il Sig.r Tommaso Bellarm.
Montepulciano.