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238 Bellarmin � son fr�re Thomas. Rome, 12 avril 1602.
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Molto Ill.re Sig.r Fratello. Mi rallegro della nascita del figlio maschio per voi et per me, perchè questo mi sparagna un migliaio di scudi, avendo animo di mettere nei monti non vacabili mille scudi per figliola.<lb/>
 
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Al 21 sarà la consacrazione, e poi quanto prima penso andare alla residenza. [Poichè verrà qua a stare a Roma il Sig.re Liborio Avi[gnan]esi, se esso venisse, potrebbe esser vostro procuratore [p]er riscuotere frutti et comprar monti etc. Quanto alla provvigione, che io vi do al s.to Giovanni Battista e al Natale, si manderà da Capua per lettere di cambio a Siena.<lb/>
238
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Ho provvisto Angelo di 200 scudi di pensione, a ciò sia sicuro anche dopo la mia morte di poter studiare. Ma perchè bisogna sia clerico di prima tonsura, et questo quanto prima, altrimenti non sarebbe capace, e vi correrebbe molto interesse, però sarà necessario procurargli la dimissoria del Monsignor nostro di Montepulciano e mandarla, a ciò possa ricevere dal Vescovo di Perugia la prima tonsura.<lb/>
 
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Il Sig.re Duca di Parma con il Sig.r cardinale Farnese non sono venuti prima di ieri sera. Quanto prima gli parlerò del negozio di mg. Riccardo Benci; ma aspettavo ieri lettere sue per sapere quello si era fatto della cancellarla di Fiorenza. Mi raccomando a V. S. et alla sua consorte. Di Roma li 12 di aprile 1602.<lb/>
/ Molto 111^^ Sig^ Fratello. Mi rallegro della nascita del fi glio maschio per voi et per me, perche questo mi sparagna un mig lier� di scudi, havendo animo di mettere ne'monti non vac�bili mil le scudi per figliola.
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fratello aff.mo<lb/>
^ Alli 21 sar� laconsacratione, et poi quantoprima penso an dare alla residenza. [Poijche verr� qua stare Roma il Sig^ Liborio Avi[gnan]esi, se esso venisse, potria esser vostro procu ratore [p]er riscuotere frutti et comprar monti etc. Quanto alla provisione, che io vi do al s^� Giovanni Battista et al Natale, si mander� da Capua per lettere di cambio Siena. Ho provisto Angelo di 200 scudi di pensione, � ci� sia sicuro anco doppo la mia morte di poter studiare. Ma perche bisogna sia clerico di prima tonsura, et questo quanto prima, altrimenti non saria capace, et vi correria molto interesse, per� sar� necessario procurargli la dimissoria de Monsignor nostro di Montepulcia no et mandarla, � ci� possa ricevere dal Vescovo di Perugia la priama tonsura. Il Sig^ Duca di Parma con il Sig^ cardinale Farnese non sono venuti prima di hiersera. Quanto prima gli parler� del negotio di mg.Riccivardo Benci; ma aspettavo hieri lettere sue per sapere quello si era fatto della cancellarla di Fiorenza. Mi raccomando V. S. et alla sua consorte. Di Roma li 12 di aprile 1602. fratello aff"� Il Card. Bellarmino.
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Il Card. Bellarmino.<lb/>
[^Ext.:] Al molto 111^^ Sig^ Fratello, il Sig^ Thommasso Bellarmin! [cach.enlev� ]
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[Ext.:] Al molto Ill.re Sig.r Fratello, il Sig.r Thommasso Bellarmini
[ F. B. 1. Autogr. ]
 

Revision as of 13:05, 23 November 2017

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Molto Ill.re Sig.r Fratello. Mi rallegro della nascita del figlio maschio per voi et per me, perchè questo mi sparagna un migliaio di scudi, avendo animo di mettere nei monti non vacabili mille scudi per figliola.
Al 21 sarà la consacrazione, e poi quanto prima penso andare alla residenza. [Poichè verrà qua a stare a Roma il Sig.re Liborio Avi[gnan]esi, se esso venisse, potrebbe esser vostro procuratore [p]er riscuotere frutti et comprar monti etc. Quanto alla provvigione, che io vi do al s.to Giovanni Battista e al Natale, si manderà da Capua per lettere di cambio a Siena.
Ho provvisto Angelo di 200 scudi di pensione, a ciò sia sicuro anche dopo la mia morte di poter studiare. Ma perchè bisogna sia clerico di prima tonsura, et questo quanto prima, altrimenti non sarebbe capace, e vi correrebbe molto interesse, però sarà necessario procurargli la dimissoria del Monsignor nostro di Montepulciano e mandarla, a ciò possa ricevere dal Vescovo di Perugia la prima tonsura.
Il Sig.re Duca di Parma con il Sig.r cardinale Farnese non sono venuti prima di ieri sera. Quanto prima gli parlerò del negozio di mg. Riccardo Benci; ma aspettavo ieri lettere sue per sapere quello si era fatto della cancellarla di Fiorenza. Mi raccomando a V. S. et alla sua consorte. Di Roma li 12 di aprile 1602.
fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.
[Ext.:] Al molto Ill.re Sig.r Fratello, il Sig.r Thommasso Bellarmini