189
Bellarmin
grand due de Toscane
1 89
Rome, 13 Octobre 1601.
y Ser^^ S�g^ m�o oss'mo Io non potrei senza offendere il giuditio di V. A. usar'se co argumenti di persuaderle, che il dono del figlio maschio, che
Dio N.S. ha concesso alla regina d� Francia sua nepote, mi habbia
apportq^o allegrezza infinita, poich� V. A. ha da presupporre in
me tal'contento, essendo tonte le cause, et infiniti l� rispetti,
che � me,et � tutta la Chr�st�anit� dano occasione di farne festa*
vedendosi in un'�stesso tempo successore � quella corona , et
stabill�mento d� perpetua pace e quelli popoli.
Me ne rallegro per� con V.A. d� tutto core per la parte,
che ne tocca alla Ser^^ Bua casa, et prego il Sig^^ che si come
ci h� fatto gratta di cosi gran'dono, si degni ancora d� prospe
rarcelo, et conservarlo sempre, concedendo anche all'A. V. accres-
cimento d� maggiore felicit�. Con che baciandole bum le mani,
me le racc^� in gratta. Di Roma il d� XIII ottobre 1601.
Di V.A. Ser^^
humiliss" et devotiss" servitore
Il Card. Bellarmino*
Gran Duca$.
Adr. : Al Ser"^
mio oss^^ il S�g^ Gran Duca d� Toscana^.
(cachet)
[Florence. Archiv. Mediceo, voi.3780. Signat.autogr.]