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R.mo in X.o Padre
Parlai hiersera � lungo con Sig^^ et y� gli diedi conto di quinto pass� in Ferrara con il P. Palmio,etc. 2� Procurai mostrargli che xquesti Padri venuti dalle provincie non erano confidenti di V. P. come � gli stato detto, jma erano huo^ini indifferenti, vecchi, et buoni, eletti per voti secreti,etc; et gli nominai il P.Offeo quela fu levato dall'offitio di Assistente. 3�Procurai, che intendesse, come si era servato il decreto de governi triennali, ricordandogli che altre volte gl'havevo detto della lettera scritta a provinciali, che subito mandassero il Vicerector,etc. 4� Procurai mostrargli, che se bene il governo &monarchico ha qualche inconveniente, per� che hanno piu inconvenienti gl'altri governi. 5� Della professione gli dissi, che non stava la difficolt�,come alcuni gl'havevano detto, in stare molti anni � farsi la professione, ma perche � aborrito il grado di coadiutori spirituali^; ma che questa distinc- �tione di gradi essenziale dell'instituto,etc. Parlai anco de auxiliis, et dissi quello che si diceva del f. Alvarez, et Sig^ mi disse, che mai ha parlato con detto f.Alvarez, et piu et piu volte confirm� che non gl'ha mai parlato. V. P. chiami il P. Bastilla, et jvegga quello che le^ dice,perche bisogna, che � vero f.Alvarez dica le bugie vantandosi di haver parlato al Papa, � eil P. Bastilla sia troppo credulo. V. P. R^^ preghi Dio per me. Li 6 di Giugno 1600.
Di V. P. R.ma
Servo in X.o aff.mo
Roberto Card. Bellarmino.

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Al Rev.mo in X. Padre, N. P. Preposito Generale della Compagnia di Gesù