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Iersera procurai audienza, et non la potendo avere, mandai una polizza al Papa, con dirgli che li Padri Procuratori stavano sospesi non sapendo se la S.tà sua voleva comandargli alcuna cosa prima di unirsi in congregazione, et perché il termine prefisso è alli 24
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Hiersera procurai audienza, et non la potendo avere, mandai una polizza<ref>Cfr. Galesini, Pietro ''Dittionario, ouero Tesoro della linua volgar'' (1599), p. 765.</ref> al Papa, con dirgli che li Padri Procuratori stavano sospesi non sapendo se la S.tà sua voleva comandargli alcuna cosa prima di unirsi in congregazione, et perché il termine prefisso è alli 24
 
del presente, cioè  domani, lo supplicavo a farmi saper'la sua volontà. Rispose al Maestro di camera, che gli diede la polizza, che mi voleva parlare. Instai per sapere quando mi parlerebbe, non ebbi risposta. Questa mattina volsi andare di sopra per servire alla Messa, et così constringerlo a darmi audienza, ma mi fu detto che subito detta Messa voleva andare alle chiese, et così ha detto Messa a buon'ora, et va alle chiese. Vedrò questa sera per ogni modo di parlare. In tanto non credo si possa procedere a far congregazione. V. P. R.ma vede come vanno le cose; bisogna aver pazienza. Mi raccomando alle sue sante orazioni. Li 23 di Maggio 1600.<lb/>  
 
del presente, cioè  domani, lo supplicavo a farmi saper'la sua volontà. Rispose al Maestro di camera, che gli diede la polizza, che mi voleva parlare. Instai per sapere quando mi parlerebbe, non ebbi risposta. Questa mattina volsi andare di sopra per servire alla Messa, et così constringerlo a darmi audienza, ma mi fu detto che subito detta Messa voleva andare alle chiese, et così ha detto Messa a buon'ora, et va alle chiese. Vedrò questa sera per ogni modo di parlare. In tanto non credo si possa procedere a far congregazione. V. P. R.ma vede come vanno le cose; bisogna aver pazienza. Mi raccomando alle sue sante orazioni. Li 23 di Maggio 1600.<lb/>  
 
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R.mo in X. Padre
Hiersera procurai audienza, et non la potendo avere, mandai una polizza[1] al Papa, con dirgli che li Padri Procuratori stavano sospesi non sapendo se la S.tà sua voleva comandargli alcuna cosa prima di unirsi in congregazione, et perché il termine prefisso è alli 24 del presente, cioè domani, lo supplicavo a farmi saper'la sua volontà. Rispose al Maestro di camera, che gli diede la polizza, che mi voleva parlare. Instai per sapere quando mi parlerebbe, non ebbi risposta. Questa mattina volsi andare di sopra per servire alla Messa, et così constringerlo a darmi audienza, ma mi fu detto che subito detta Messa voleva andare alle chiese, et così ha detto Messa a buon'ora, et va alle chiese. Vedrò questa sera per ogni modo di parlare. In tanto non credo si possa procedere a far congregazione. V. P. R.ma vede come vanno le cose; bisogna aver pazienza. Mi raccomando alle sue sante orazioni. Li 23 di Maggio 1600.
di V. P. R.ma Servo in X.o aff.mo

Roberto Card. Bellarmino.

  1. Cfr. Galesini, Pietro Dittionario, ouero Tesoro della linua volgar (1599), p. 765.