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Ser.mo Sig.re mio oss.mo
Mi fè sapere a giorni passati il S.re Ambasc.re qui di V.A. per parte di lei, ch'io non portassi app.o di N.S.re al Vescovado di Montepulciano il Sig.re Bernardino Tarugi, come da quel tempo in poi, io non ne ho fatta parola alcuna con S.B.ne. Ora intendendo che S.S.tà inclina a questo soggetto, per il zelo c'ho del servizio di V.A.,non vorrei, ch'ella non avesse parte in questa provisione. Però, come a suo vero, e devoto servitore, che le sono, ne l'avviso, e rimetto il tutto al prudentissimo giudizio di V.A. baciandole umil.te le mani.
Di Roma, li 14 d'Agosto 1599.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.mo servitor
Rob. Card. Bellarmino.
S.re Gran Duca
adr.: Al Ser.mo S.or il Granduca di Toscana.