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Molto Ill.re Signore.<lb/>
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Procurerò di servir al sig.r Marcello Paganucci per il governo di Castello della Pieve; ma ci ho poca speranza, perchè non si tarda tanto a darli. La settimana seguente risponderò alla lettera sua e saprà quello che si sarà fatto. Ho qualche speranza che il vescovado si dia al Sig.r Bernardino Tarugi, ma non certezza. Ho pregato l'ambasciatore del Gran Duca che scrivesse a Sua A. che saria pur bene che lo nominasse, a ciò non riesca senza che detta Altessa ci abbia parte; ma non gl'è parso di farlo. Io ho detto a N. SIG.re che non vorrei si mettesse pensione ne per me ne per altri. Ma sarà difficile a ottenere che non si metta; e se Sua S.tà vorrà metterla per ogni modo, non pare che io possa con buona faccia ricusarla, non avendo cosa veruna stabile e non vacando altro per ora, e sentendo cosi N.Sig.re come il Sig.r card. Aldobrandino passione di non potermi dar niente.<lb/>
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Stiamo tutti bene qua in S.to Marco, ma in s.to Pietro il card. Baronio ha fin'a otto ammalati e gli altri ne hanno la sua parte; ma non sono malattie pericolose.<lb/>
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Mi raccomando a tutti. Credo averanno ricevuti i libretti che mandai per mano del Sig.re Tarugi. Di Roma li 6 di agosto 1599.<lb/>
  
I = 1599 = 64 Bellarmin � son fr�re Thomas.
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Di V.S. molto Ill.mo<lb/>
 
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Rob. card. Bellarmino.<lb/>
 
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P.S. Già mesi sono che Roma ha per governatore monsigr Taverna, e io non mi scordo del Vescovo di Cortona, ma non ho occasione.<lb/>
Rome,6 Aout 1599.
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Adr.: Al molto Ill.re sigr fratello onor.o il Sigr Thomasso Bellarmino. Montepulciano.
 
 
Molto 111^^ Signore.
 
 
 
Procurar� di servir al sig^^ Marcello Paganucci per il governo di
 
 
 
Castello della Pieve; ma ci ho poca speranza, perche non si tarda tan
 
 
 
to � darli. La settimana seguente risponder� alla lettera sua et sa-
 
 
 
pera quello che si sar� fatto. Ho qualche speranza che il vescovado
 
 
 
si dia al Sig^^ Bernardino Tarugi, ma non certezza.Ho pregato l'ambas
 
 
 
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si mettesse pensione ne per me ne per altri. Ma sar� difficile � ot-
 
 
 
tenere che non si metta; et se Sua S vorr� metterla per ogni modo,
 
 
 
non pare che io possa con buona faccia ricusarla, non havendo cosa
 
 
 
veruna stabile et non vacando altro per bora,et sentendo cosi N.Sig^^
 
 
 
come il Sig^ card.Aldobrandino passione di non potermi dar niente.
 
 
 
Stiamo tutti bene qua in S^� Marco, ma in s^� Pietro il card. Baronie
 
 
 
ha fin'a otto ammalati et gl'altri ne hanno la sua parte; ma non sono
 
 
 
malattie periculose.
 
 
 
Mi raccomando � tutti. Credo haveranno ricevuti i libretti che man
 
 
 
dai per mano del Sig^^ Tarugi. Di Roma li 6 di agosto 1599.
 
 
 
^Di V. S. molto 111^^
 
 
 
fratello amorevolissimo
 
 
 
Rob.card.Bellarmino.
 
 
 
P.S. Gi� mesi sono che Roma ha per governatore monsigr Taverna, et
 
 
 
io non mi scordo del Vescovo di Cortona, ma non ho occasione.
 
 
 
Adr.: Al molto 111^^ sig^ fratello honor� il Sig^ Thomasso Bellar
 
 
 
mino. Montepulciano. Fonds Bellarm.l. Autogr. Adresse.
 
 
 
cachet sur cir�.
 

Revision as of 17:24, 20 March 2017

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Molto Ill.re Signore.
Procurerò di servir al sig.r Marcello Paganucci per il governo di Castello della Pieve; ma ci ho poca speranza, perchè non si tarda tanto a darli. La settimana seguente risponderò alla lettera sua e saprà quello che si sarà fatto. Ho qualche speranza che il vescovado si dia al Sig.r Bernardino Tarugi, ma non certezza. Ho pregato l'ambasciatore del Gran Duca che scrivesse a Sua A. che saria pur bene che lo nominasse, a ciò non riesca senza che detta Altessa ci abbia parte; ma non gl'è parso di farlo. Io ho detto a N. SIG.re che non vorrei si mettesse pensione ne per me ne per altri. Ma sarà difficile a ottenere che non si metta; e se Sua S.tà vorrà metterla per ogni modo, non pare che io possa con buona faccia ricusarla, non avendo cosa veruna stabile e non vacando altro per ora, e sentendo cosi N.Sig.re come il Sig.r card. Aldobrandino passione di non potermi dar niente.
Stiamo tutti bene qua in S.to Marco, ma in s.to Pietro il card. Baronio ha fin'a otto ammalati e gli altri ne hanno la sua parte; ma non sono malattie pericolose.
Mi raccomando a tutti. Credo averanno ricevuti i libretti che mandai per mano del Sig.re Tarugi. Di Roma li 6 di agosto 1599.

Di V.S. molto Ill.mo
fratello amorevolissimo
Rob. card. Bellarmino.
P.S. Già mesi sono che Roma ha per governatore monsigr Taverna, e io non mi scordo del Vescovo di Cortona, ma non ho occasione.
Adr.: Al molto Ill.re sigr fratello onor.o il Sigr Thomasso Bellarmino. Montepulciano.