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Molto Ill.re Sig.r Fratello
Il Sig. Marcellino è mezzo pentito di volersi ritirare e sta tutto dubbio, perchè da un canto gli par duro il partirsi, dall'altro non gli pare di soddisfare. Se esso si ritirerà, adempirò il consiglio di V.S. per quanto potrò. Il dare al Sig.r Giovanni donativi, che lei dice, mi par difficile, perchè non ho se non quanto basta è vivere. La pensione non venne, perchè quel prelato non morì, se ben qua si disse per certo che era morto. Quando avrò il modo, non mancherò di soddisfar a tutti, come lei dice, se bene oggi la maggior parte dei Cardinali non fa questi donativi.
Di Becarello non ho che dire fin che non veggo il sommario del processo. Bisogneria avvisare il Vescovo che non lasci che il vicario proceda contra l'ordine debito, perchè ne saria ripreso poi esso Vescovo, a chi tocca sopra intendere, che il vicario.
Desidererei aiutare il Sig.r Marcello Paganucci, ma bisogna considerare che più importa, caeteris paribus, aiutar la chiesa; e N.Sig.re non si edificaria di me, se vedesse che per affetto particolare, volesse nuocere alla chiesa, massime dopo il decreto del concilio di Trento, che non si admettino jus patronati senza evidente necessità.
La ringrazio delle camicie, ma desidero che non ne mandino più, perchè ne ho abbastanza, ancor che muti le camicie ogni giorno, come mi bisogna fare, perchè ho la testa grassa, che subito insudicia il collare.
Io poco m'intendo dei vini, ma ne farò parte agli amici. Ho mandato subito una soma al Sig.r card. Aldobrandini, che anco lo faccia gustare a N.Sig.re; se per sorte gli piacesse. Non ho voluto mandarne a S.S^^.tà immediatamente, perchè più volte m'ha detto che i vini di Montepulciano non sono buoni.