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È vacata, come Vostra Signoria Illustrissima sa, la chiesa di Montepulciano. Quando ella era in altro stato, ella si può ricordare, che io proposi la Sua persona a Sua Santità per la suddetta chiesa et che raccomandandogliene di vero cuore, la pregai a collocarla in lei; Presentemente non solo io conservo il medesimo amore et stima verso la sua bontà et valore, ma l'uno; et l'altra son tanto cresciuti, quanto ben si conviene non solo all'augumento della sua dignità, ma a quel crescimento, che fa sempre il suo merito in tutti i casi. Con tutto ciò in questa vacanza, io non haverei ardito di parlare di lei parendomi la, cosa in sé troppo tenue, ma se la voluntà et il servitio di Sua Santità, et il comodo, et gusto di Vostra Signoria Illustrissima portino, che quella chiesa se le appoggi, la può, et deve temere per sicurissimo che per me sarà un de maggiori contenti che io possa havere, come ho specificato al mio Ambasciatore, perché lo testifichi non solo a Vostra Signoria Illustrissima ma anch' a Sua Santità propria, se ella così si contenterà. Si che ella ordini la sua voluntà et sodisfattione, et non risparmi mai et qualsivoglia suo comandamento in tutte le occorrenze sue. Con molto affetto le bacio la mano. Da Firenze.